domenica 19 dicembre 2010

L’autore de ‘Il Rifugio’ afferma che l’Iddio del Cristianesimo Evangelico è un MOSTRO!

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L’autore de ‘Il Rifugio’ afferma che l’Iddio del Cristianesimo Evangelico è un MOSTRO!
26/10/2010 butindaro
Nel giugno del 2010 lo scrittore e ricercatore Ray Yungen ha partecipato ad una lezione alla Concordia University di Portland, Oregon, per ascoltare William Paul Young l’autore del libro ‘Il Rifugio’ (The Shack). La discussione di Paul Young si intitolava ‘Can God Really Be That Good?’, cioè ‘Può Dio essere veramente così buono?’

Durante la discussione, Young ha detto all’uditorio che ‘l’Iddio del Cristianesimo Evangelico è un mostro’. Lui si stava riferendo alla credenza evangelica che Dio è un Dio di giudizio e giudicherà gli increduli. Young rigetta anche il concetto biblico dell’espiazione (secondo il quale Gesù morì per noi per pagare il prezzo dei nostri peccati).

- A questo indirizzo http://morebooksandthings.blogspot.com/2009/03/transcript-of-interview.html potete leggere la parziale trascrizione di una intervista fatta dal pastore battista Kendall Adams, a Young in cui quest’ultimo nega con vari giri di parole che Cristo è morto per i nostri peccati, cioè che Cristo sulla croce ha preso su di sé la punizione per i nostri peccati! -

Young ha detto all’uditorio che il suo libro ha venduto 14 milioni di copie, e crede che è ‘una buona cosa’ per guarire le anime delle persone perché così tante persone sono state macchiate da questo Dio evangelico.

Tratto da: http://www.crossroad.to/Quotes/spirituality/lighthousetrails/010/6-shack.htm

Ecco dunque in Italia cosa vendono le librerie evangeliche; il libro di qualcuno che non crede che Cristo è morto per espiare i nostri peccati con il suo sacrificio. Giudicate voi fratelli da persone intelligenti!

Credo proprio che l’amore del denaro ha accecato gli occhi di tutti coloro che diffondono questo libro diabolico che è ‘Il Rifugio’, di cui l’autore è questo eretico di William Paul Young.

Popolo di Dio, è ora di levare la voce contro tutti i mercanti del tempio che stanno introducendo in mezzo alla Chiesa, per amore del denaro, ogni sorta di menzogna ed eresia!

Giacinto Butindaro


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State lontani da ‘Il Rifugio’ (The Shack): è pieno di menzogne
26/10/2010 butindaro 1 comment




Il libro reclamizzato dalla C.L.C. Guarda il video http://www.youtube.com/watch?v=JSRXln3WFBE

In inglese ha il titolo di ‘The Shack’, ed un romanzo scritto da William P. Young e pubblicato nel 2007. E’ diventato un best-seller in America, avendo venduto un milione di copie a giugno del 2008, e fino ai primi del 2010 secondo il New York Times era in cima alla lista dei libri più venduti. E’ un libro che è stato accettato a braccia aperte da tante Chiese Evangeliche e tanti pastori, che lo raccomandano.

In Italiano ha il titolo ‘Il Rifugio’, ed è stato pubblicato da Rizzoli. Viene venduto anche in librerie evangeliche come la Crociata del Libro Cristiano (C.L.C), e la Casa della Bibbia di Torino, e dal centro distribuzione cristiano ‘Articoli Cristiani’ che ha sede a Casalnuovo di Napoli.

Questo romanzo racconta la storia di un certo Mackenzie Allen Phillips, chiamato Mack, sposato con una infermiera di nome Nan, e padre di alcuni figli. Un giorno Mack decide di portare i suoi tre figli più piccoli in campeggio per il fine settimana del Labor Day, e durante quei giorni uno dei suoi figli, precisamente la piccola Missy – che lui da quel momento chiamerà la Grande Tristezza – improvvisamente scompare perché rapita da un maniaco. Partono subito le ricerche, durante le quali la polizia rinviene presso un vecchio rifugio il vestitino rosso di Missy strappato e macchiato di sangue. Comincia per Mack un periodo di grande dolore e tristezza. Un giorno però riceve nella sua cassetta delle lettere, una busta in cui c’era un piccolo pezzo di carta su cui era scritto: ‘Mackenzie, è passato un po’ di tempo. Mi sei mancato. Sarò al rifugio il prossimo fine settimana, se hai voglia di incontrarmi. Pa’ (W. Paul Young, Il Rifugio, Rizzoli Editore, prima edizione 2008, pag. 22). Pa, era ‘il nomignolo preferito di Nan per indicare Dio’ (pag. 29). Mack allora decide, dopo avere ponderato bene la situazione e i rischi che correva, di recarsi al rifugio, che era ‘il simbolo del suo dolore più grande’ (pag. 86).

Arrivato al vecchio rifugio, Mack incontra Pa, cioè Dio, nelle sembianze di una grossa donna afroamerica (pag. 109), Gesù, che ‘sembrava mediorientale ed era vestito da operaio, con tanto di cintura degli attrezzi e guanti’ (pag. 112), e poi una donna asiatica di nome Sarayu, che era lo Spirito Santo (pag. 115). Queste due donne e quell’uomo quindi erano la Trinità (pag. 115)! E’ assolutamente antibiblico presentare Dio e lo Spirito Santo sotto forma di due donne! E poi oltre tutto, nessuno ha mai visto Dio e nessuno lo può vedere (Giovanni 1:18; 1 Timoteo 6:16).

Incominciano dunque delle conversazioni tra Mack e i tre personaggi, conversazioni condite di battute come quella che fa Gesù proprio all’inizio in riferimento alla donna afroamericana: ‘Mi fa impazzire! Ti lancia certe frecciatine … Adora le sorprese, e anche se non si direbbe, ha un tempismo perfetto’ (pag. 118)! E poi la donna afroamericana è una che ridacchia ed usa un linguaggio da gente del mondo, come quando dice a Mack: ‘Vi abbiamo creati per condividere tutto questo, ma poi Adamo ha deciso di andare per la sua strada, come sapevamo che avrebbe fatto, e le cose si sono un po’ incasinate’ (pag. 131). Come anche Sarayu, infatti ella dice ‘qualcosa su quanto maldestri fossero gli umani, e le risate [dei tre] ripresero a forza’ (pag. 138). Addirittura ad un certo punto viene detto che Gesù ‘non riuscì più a controllare le risate’ (pag. 149). Insomma i Tre sono presentati come una Trinità di persone che scherzano e ridacchiano a più non posso. Ovviamente tutto questo costituisce un affronto verso Dio e Gesù, e lo Spirito Santo perché non è affatto questo il loro modo di parlare, essendo il loro un parlare santo, giusto, grave e irreprensibile. Alla fine delle conversazioni poi Pa porterà Mack nel luogo dove si trovava il corpo senza vita di Missy. Prenderanno il corpo e lo porteranno al rifugio, dove lo metteranno in una cassa, e poi lo seppelliranno in una buca scavata in un giardino. Finito l’incontro con i tre, Mack parte per tornare a casa, ma durante il suo viaggio di ritorno, Mack farà un grave incidente stradale e rimarrà privo di sensi per quasi quattro giorni. Poi Mack porterà le autorità nel luogo dove c’erano i resti di Missy. E dalle tracce lasciate dall’assassino le autorità riusciranno a scovare e arrestare l’assassino di Missy, che peraltro si era già reso colpevole dell’uccisione di altre bambine (pag. 327).

Le conversazioni di Mack con Pa (Dio), Gesù e Sarayu (lo Spirito Santo), sono la parte principale del libro, e contengono falsi insegnamenti da cui ogni Cristiano si deve guardare. Ma ancora prima che si arriva a queste conversazioni troviamo delle affermazioni non bibliche in una conversazione avuta da Mack con Missy durante la quale Dio viene chiamato ‘il Grande Spirito’ (pag. 40), cosa non biblica perché la Bibbia non lo chiama mai in questa maniera; poi viene detto che Dio non ha lasciato morire Gesù (pag. 41), il che è falso, perché è stato Dio a decidere che Gesù dovesse morire; e poi viene affermato che Gesù ci ha salvato dalla malattia (pag. 41), quando invece la Bibbia dice che ci ha salvato dai nostri peccati.

Vediamo adesso i falsi insegnamenti presenti nelle conversazioni di Mack con i personaggi di questa fantomatica Trinità.

1) La Trinità si è incarnata in Gesù. Dio dice: ‘Quando noi tre ci siamo incarnati nell’esistenza umana come Figlio di Dio, siamo diventati pienamente umani. Abbiamo anche deciso di accettare tutte le limitazioni che ciò comportava. Anche se siamo sempre stati presenti in questo universo creato, eravamo diventati carne e sangue …’ (pag. 131).
Questa è una eresia, in quanto la Bibbia dice che è la Parola di Dio che è stata fatta carne, in altre parole che è stato il Figlio di Dio a partecipare del sangue e della carne, secondo che è scritto: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. … E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell’Unigenito venuto da presso al Padre” (Giovanni 1:1,14), ed anche: “Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch’egli vi ha similmente partecipato, affinché, mediante la morte, distruggesse colui che avea l’impero della morte, cioè il diavolo” (Ebrei 2:14). Gesù Cristo dunque era ‘soltanto’ il Figlio di Dio che era da ogni eternità con Dio, ed in forma di Dio, che nella pienezza dei tempi assunse la natura umana, o meglio, diventò simile agli uomini. Il Padre e lo Spirito Santo non si incarnarono affatto in Gesù, perché rimasero distinti da Lui, e difatti al Giordano come anche sul monte santo Dio Padre parlò dal cielo (cf. Matteo 3:16-17; 17:5-6), e Gesù prima di essere arrestato parlando dello Spirito Santo disse: “E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi” (Giovanni 14:16-17).

2) Lo Spirito Santo è chiamato da Gesù ‘la Creatività; l’Azione; il Soffio Vitale’ (pag. 145). Questi sono titoli dati allo Spirito di Dio che non sono affatto biblici. Odorano tanto di New Age!
3) Non c’è nessuno che Dio odia. Mack domanda a Dio: ‘C’è qualcuno a cui non vuoi particolarmente bene?’ e Dio gli risponde: ‘No, non me ne viene in mente nessuno’ (pag. 156).
Questa è un eresia, in quanto la Bibbia dice che Dio odia gli empi, secondo che è scritto che “l’anima sua odia l’empio e colui che ama la violenza” (Salmo 11:5), che “l’Eterno aborrisce l’uomo di sangue e di frode” (Salmo 5:6), ed anche: “Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente, il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male, il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli” (Proverbi 6:16-19).

4) Dio non punisce gli uomini per i loro peccati. Mack ad un certo punto chiede a Dio: ‘Ma se tu sei Dio, non sei la stessa che sfoga la sua ira e getta le gente in un lago di fuoco?’ … seriamente, non ti piace punire quanti ti deludono?’, al che Dio gli risponde: ‘Io non sono chi credi tu, Mackenzie. Non ho bisogno di punire le persone per i loro peccati. Il peccato è già la punizione, ti divora dall’interno. Non è mia ambizione punirlo; è mia gioia curarlo’ (pag. 157).
Questa è una eresia perché Dio nella Bibbia afferma: “Io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano” (Esodo 20:5), ed anche: “Io vi punirò per tutte le vostre iniquità” (Amos 3:2), ed anche: “Quanto ai codardi, agl’increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda” (Apocalisse 21:8), ed ancora: “Il Signore sa trarre i pii dalla tentazione e riserbare gli ingiusti ad esser puniti nel giorno del giudizio; e massimamente quelli che van dietro alla carne nelle immonde concupiscenze, e sprezzano l’autorità” (2 Pietro 2:9-10). Altro dunque che un Dio che non punisce le persone per i loro peccati, perché è vero il contrario.

5) Il Signore Gesù non forza le persone a fare alcunché. Gesù dice a Mack: ‘Hai fatto caso che anche se mi chiamate Signore e Re, io non mi sono mai rapportato in quel modo, con voi? Non ho mai preso il controllo delle vostre scelte, non vi ho forzati a fare nulla, neanche quando stavate per prendere decisioni distruttive, lesive per voi e per gli altri’ (pag. 191).
Questo è falso, perché il Signore Gesù forzò Saulo a convertirsi mentre stava andando a Damasco a perseguitare i santi (Atti cap. 9). Il Gesù presente in questo libro è dunque un altro Gesù. In realtà questo libro diabolico è un inno al cosiddetto libero arbitrio!

6) Dio Padre è e sarà sempre sottomesso a Gesù, e viceversa. Gesù dice a Mack: ‘La bellezza che ravvisi nel mio rapporto con Abba o Sarayu è questa. Siamo sottomessi gli uni agli altri, lo siamo sempre stati e sarà sempre così. Pa è tanto sottomessa a me quanto io a lei, o Sarayu a me, o Pa a lei’ (pag. 191).
Che Dio Padre è e sempre sarà sottomesso a Gesù è falso, basta considerare che la Scrittura afferma che Dio ha mandato il suo Figliolo nel mondo, e che Paolo dice in riferimento al rapporto tra Gesù e il Padre suo: “Difatti, Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato. E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti” (1 Corinzi 15:27-28).

Come anche è falso che Dio Padre è sottomesso allo Spirito Santo, perché è il Padre che ha dato lo Spirito Santo (Giovanni 14:16).

Questo libro dunque crea una grande confusione a proposito della Trinità.

7) Dio è sottomesso all’uomo. Gesù dice a Mack: ‘La sottomissione non ha nulla a che vedere con l’autorità, e non è obbedienza; ha piuttosto a che fare con i rapporti d’amore e di rispetto. Anzi, noi siamo sottomessi a te nello stesso identico modo’ (pag. 192).
Assolutamente falso, in quanto Dio è il Governatore dell’Universo, e non è sottomesso all’uomo, ma semmai è l’uomo che è sottomesso a Lui e si deve sottomettere a Lui.

8 ) La vita di Gesù non è un esempio da copiare. Gesù dice a Mack: ‘Davvero, la mia vita non va intesa come un esempio da copiare. Essere un mio seguace non significa cercare di ‘essere come Gesù’, ma uccidere la tua indipendenza. Io sono venuto per darti la vita, la vera vita, la mia vita. Verremo a vivere dentro di te, così che tu possa cominciare a vedere con i nostri occhi, a sentire con le nostre orecchie, a toccare con le nostre mani, e a pensare come noi. Ma noi non ti imporremo mai questa unione. Se vuoi fare a modo tuo, accomodati. Abbiamo tutto il tempo’ (pag. 197).
Questo è un altro Gesù, diverso da quello che troviamo nella Bibbia, perché il Gesù della Bibbia dice: “Imparate da me” (Matteo 11:29), e quindi il suo esempio di vita è da imitare, e difatti questo è quello che fece l’apostolo Paolo secondo che disse: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11:1). E inoltre perchè, come ho detto prima, il Signore Gesù costrinse Saulo a convertirsi, in quanto gli fece forza e lo vinse (Atti cap. 9).

9) I morti sanno dove siamo. In una sorta di visione che Mack riceve mentre parla con una donna di nome Sophia che è la personificazione della saggezza di Dio, vede la sua piccola Missy felice e giocare, e la donna alla domanda di Mack: ‘Sei sicura che sappia che sono qui?’ gli risponde: ‘Sì, ne sono sicura’ (pag. 221).
La Bibbia dice invece che “i morti non sanno nulla” (Ecclesiaste 9:5).

10) La città celeste, cioè la Nuova Gerusalemme, è un simbolo. Gesù, alla domanda di Mack sul Paradiso: ‘Allora perché ci figuriamo cancelli di madreperla e strade d’oro?’, risponde in questa maniera: ‘Quella roba, fratello mio, …. è un’immagine di me e della donna che amo ….. E’ un’immagine della mia sposa, la Chiesa: individui che, insieme, formano una città spirituale con un fiume vivente che vi scorre in mezzo, e su entrambe le sponde crescono alberi con frutti che guariranno i dolori e i mali delle nazioni. E questa città è sempre aperta, e ogni cancello al suo interno è ricavato da una singola perla …’ (pag. 234, 235).
La Scrittura parla della Nuova Gerusalemme come di una vera città; essa è una città di forma quadrangolare: la sua lunghezza, la sua larghezza e la sua altezza sono uguali, e precisamente la misura di ogni lato è di dodicimila stadi (uno stadio equivale a 185 metri e quindi ogni lato della città è lungo circa 2200 chilometri). Essa è circondata da un grande muro alto centoquarantaquattro cubiti (un cubito è circa 48 centimetri quindi l’altezza è di circa 70 metri) costruito di diaspro che possiede dodici porte: tre per ogni lato, che sono fatte ognuna d’una perla e sono presiedute ciascuna da un angelo e su ognuna d’esse è scritto il nome di una delle dodici tribù d’Israele.

Il muro della città possiede dodici fondamenti sui quali stanno scritti i nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo, il quinto di sardonico, il sesto di sardio, il settimo di crisolito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l’undicesimo di giacinto e il dodicesimo di ametista. La piazza della città è d’oro puro simile a vetro trasparente. In mezzo alla piazza della città c’è l’albero della vita che dà dodici raccolti e porta il suo frutto ogni mese. In seno a questa città sarà il trono di Dio e dell’Agnello e tutti coloro che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello vi entreranno e serviranno Dio per l’eternità. Questa città non ha bisogno nè di luce di lampada e nè di luce di sole perchè essa è illuminata dalla gloria di Dio e l’Agnello è il suo luminare (Apocalisse capitoli 21-22). Questa è la città il cui architetto e costruttore è Dio e che il patriarca Abrahamo aspettava, questa è la città futura che noi credenti aspettiamo.

Alla luce di quanto dice la Scrittura dunque, le parole di questo Gesù del libro ‘Il Rifugio’ sono menzognere.

11) In Gesù non siamo sottoposti a nessuna legge. Lo Spirito Santo dice a Mack: ‘In Gesù non sei soggetto ad alcuna legge. Tutte le cose sono giuste’ (pag. 269).
Assolutamente falso, perché Paolo, che era in Cristo, afferma: “Con quelli che son senza legge, mi son fatto come se fossi senza legge (benché io non sia senza legge riguardo a Dio, ma sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che son senza legge” (1 Corinzi 9:21). Dunque, ogni Cristiano è sottoposto alla legge di Cristo, e sono giuste solo le cose in accordo con essa.

12) Dio non ha alcuna aspettativa nei nostri confronti. Dio dice a Mack: ‘Tesoro, non ho mai imposto le mie aspettative né a te né a nessun altro … poiché non ho aspettative, tu non mi deludi mai’ (pag. 273).
Falso, perché Dio ha delle aspettative nei nostri confronti, eccome se le ha, infatti Lui si aspetta che noi siamo santi come Egli è santo. Ecco perché l’apostolo Pietro ci dice: “Perciò, avendo cinti i fianchi della vostra mente, e stando sobrî, abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata nella rivelazione di Gesù Cristo; e, come figliuoli d’ubbidienza, non vi conformate alle concupiscenze del tempo passato quand’eravate nell’ignoranza; ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo” (1 Pietro 1:13-16).

13) Tutti gli uomini sono perdonati in Gesù. Dio dice a Mack: ‘In Gesù, io ho perdonato tutti gli uomini per i loro peccati contro di me, ma solo alcuni di loro scelgono di rapportarsi a me’ (pag. 298). In queste parole è dunque accennato l’universalismo.
Falso, perché non è vero che Dio ha perdonato tutti gli uomini in Gesù, perché il perdono dei propri peccati lo ricevono solo coloro che credono in Gesù, secondo che Pietro dice: “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remission de’ peccati mediante il suo nome” (Atti 10:43), e Giovanni dice ai santi: “Figliuoletti, io vi scrivo perché i vostri peccati vi sono rimessi per il suo nome” (1 Giovanni 2:12).

Vorrei concludere dicendovi dunque, fratelli, di stare lontani da questo libro ‘Il Rifugio’ essendo molto pericoloso, che si rimane indignati nel vedere sugli scaffali delle librerie evangeliche, indignati ma non meravigliati, perché ormai è risaputo che pur di fare soldi molti in ambito evangelico sono disposti a vendere anche libri pieni di menzogne come ‘Il Rifugio’.

Giacinto Butindaro

Ascolta la mia predicazione: Contro ‘Il Rifugio’, un libro pieno di menzogne diffuso da molte librerie evangeliche



Leggi anche: L’autore de ‘Il Rifugio’ afferma che l’Iddio del Cristianesimo Evangelico è un MOSTRO!



http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/category/william-paul-young/

“Il rifugio” di W. Paul Young, sponsorizzato anche da sacerdoti.

ASSOCIAZIONE GENITORI CATTOLICI



www.genitoricattolici.org

www.genitoricattolici.net




Il rifugio




8] Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
[9] L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! (Gal. 1,8)





Tra i cristiani e in qualche gruppo di preghiera circola il libro “Il rifugio” di W. Paul Young, sponsorizzato anche da sacerdoti.

Si tratta di un libro che, mescolando alcune verità con pericolose eresie, crea confusione tra i lettori; eresie che piacciono tanto ai “modernisti”.

Una vicenda dolorosa (il sequestro e l’uccisione di una figlia piccola ad opera di un maniaco) fa da perno al racconto-testimonianza in cui il protagonista incontra la Santissima Trinità.

Dio Padre si presenta come una “grossa donna afroamericana” (pag. 109 – ed. BURextra) spesso occupata a preparare pranzi e a sparecchiare la mensa. Personificazione che contrasta con la definizione evangelica data da Gesù (la bocca della verità) che ha sempre fatto riferimento a Dio come Padre (basti pensare al Padre Nostro) e a tutti i passi biblici in cui Dio è Padre. Per comodità basta consultare “l’Indice dei temi biblici d’interesse pastorale” di Barbaglio, posto alla fine della Bibbia di Gerusalemme. Al protagonista del libro Dio Padre (Pa) chiarisce che “Per me avere sembianze femminili e suggerirti di chiamarmi Pa è solo un modo per mescolare le metafore, per impedirti di ricadere con troppa facilità nel tuo condizionamento religioso” (pag. 124). Il protagonista pensa che “Nulla di ciò che aveva appreso in seminario gli tornava utile” (pag. 121).

Lo Spirito Santo si presenta al protagonista come “una donna minuta dai tratti marcatamente asiatici” (pag. 111); personificazione che contrasta con i riferimenti allo Spirito Santo riportati in diversi passi biblici (Indice dei temi biblici d’interesse pastorale” di Barbaglio, posto alla fine della Bibbia di Gerusalemme).

Gesù si presenta invece come un uomo “…Non particolarmente bello; non era il tipo di uomo che si sarebbe fatto notare in mezzo alla folla” (pag. 112). Anzi, a pag. 149 si legge, la seguente risposta di Gesù al protagonista che gli dice “Tu sembri così…”. “Umano?” suggerì Gesù. “ma brutto”. Anche questa definizione contrasta con l’eterna Parola di Dio “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre.” (sal. 44,3)

Il comportamento tra le persone della Santissima Trinità descritte nel libro (dedite spesso chi alla preparazione dei cibi e chi alla pulizia della cucina) e il protagonista, che spesso si arrabbia e mostra in diverse occasioni scarso rispetto nei confronti della divinità, “demolisce” duemila anni di visioni mistiche (durante le quali i colloqui con Gesù e con la Madonna avvengono in maniera ben diversa).

Nel libro manca la presenza di Maria che Gesù ha donato come Madre all’umanità e alla Chiesa (corpo mistico di Gesù). Che fine ha fatto quindi la Madre di Dio visto che la manifestazione di Dio Padre in vesti femminili annulla di fatto la maternità di Maria donataci da Gesù sulla croce? – Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo:”Ecco la tua madre.” (Gv. 19,26)

Una frase sconcertante è la seguente “Quando noi tre ci siamo incarnati nell’esistenza umana come figlio di Dio, siamo diventati pienamente umani. Abbiamo anche deciso di accettare tutte le limitazioni che ciò comportava. Anche se siamo sempre stati presentati in questo universo creato, eravamo diventati carne e sangue” (pag. 131) che contrasta con il magistero della Chiesa - San Tommaso insegna infatti che: "L'Unigenito Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura umana, affinché fatto uomo, facesse gli uomini dei" (Opusc. 57 in festo Corp. Christi, 1), cioè partecipi per grazia della natura divina. Il mistero dell'Incarnazione rivela lo stupefacente amore di Dio, di cui lo Spirito Santo è la personificazione più alta, essendo egli l'Amore di Dio in persona, la Persona-Amore: "In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui" (1 Gv 4,9). Nell'Incarnazione, più che in ogni altra opera, si rivela la gloria di Dio.

A pag. 132 il protagonista domanda “Ma allora tutti i miracoli? Le guarigioni? La gente che risorge dalla morte? Non provano che Gesù era Dio…sì, insomma, più che umano?”. Risposta di Pa (Dio Padre). “No, provano che Gesù è veramente umano”. Affermazione incredibile che contrasta con il Magistero “Tutto ciò che egli fa, anche nel compiere i miracoli, lo fa in stretta unione con il Padre. Lo fa a motivo del regno di Dio e della salvezza dell'uomo. Lo fa per amore” http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/alpha/data/aud19871209it.html e con la Scrittura “Il Padre che è in me compie le sue opere” (Gv. 14,8).

Per quanto concerne il valore della preghiera si legge a pag. 275 “Bé, ora basta” disse Pa, alzandosi. “E’ ora di divertirci! Voi andate avanti, mentre io metto via le cose che potrebbero andare a male. I piatti li laverò dopo”. “E la preghiera?” chiese Mack (il protagonista). “Nulla è rituale” disse Pa, prendendo in mano alcuni piatti. “Per cui stasera faremo qualcosa di diverso. Ti piacerà, vedrai!”. E’ chiaro che con simile affermazione “Nulla è rituale” viene annullato il Padre Nostro insegnatoci ritualmente da Gesù stesso nel Vangelo e così pure i Salmi (preghiera rituale ufficiale della Chiesa).

E’ inoltre interessante notare che nel libro, salvo errore, non si parla mai del demonio e della sua opera nefasta, diversamente dalla Sacra Scrittura in cui il diavolo è nominato innumerevoli volte..

Dulcis in fundo (ma vi sarebbero altri innumerevoli esempi!), in risposta al protagonista che dice a Gesù “Tu sei così diverso da tutti i concetti volti a fare il Bene della religione che conosco”, Gesù afferma, archiviando così l’istituzione della Chiesa “Per quanto buone siano le loro intenzioni, quei meccanismi religiosi possono fare a brandelli le persone!...Io non creo istituzioni…non l’ho mai fatto, e mai lo farò” (pag. 237).




Questo è il libro, spacciato anche da certi preti, che circola tra numerosi cristiani mentre la statua della Madonna di Medjugorje ha pianto lacrime di sangue (a Civitavecchia) tra le mani di un vescovo!


















Il Presidente

Dr. Arrigo Muscio

www.muscio.it

“Gesù era sieropositivo”, parola di un pastore sudafricano

Africadi Pietro Salvato

“Gesù era sieropositivo”, parola di un pastore sudafricano
pubblicato il 2 novembre 2010 alle 17:18 dallo stesso autore - torna alla home
La dichiarazione “shock” di un prelato protestante di un sobborgo di Città del Capo, sta scatenando un vespaio di polemiche ma lui insiste. “Dio non è contro di loro, non si vergogna di loro è vicino alla loro sofferenze perché le ha vissute”


Un pastore sudafricano ha provocato viva indignazione ed accese polemiche dopo aver introdotto un suo sermone affermando che “Gesù Cristo era sieropositivo”.

ERESIA, ERESIA! - Si chiama Xola Skosana il pastore protestante che letteralmente stordito con un “uppercut” la sua congregazione di Khayelitsha, una township nei pressi di Città del Capo con una di quelle affermazione che ha fatto tanto di quel rumore da lasciare attoniti e basiti i suoi numerosi fedeli. La notizia, in breve tempo, ha fatto il giro di tutto il paese e sta scatenando uno strascico di furiose reazioni e polemiche nella comunità cristiana sudafricana. “E’ un folle blasfemo! Come si può sostenere che Gusù ha avuto rapporti sessuali magari promiscui?” ha dichiarato inferocita una sua fedele. Che fosse poi magari un tossicodipendente è un’ipotesi che non viene presa nemmeno in considerazione dal più estremo degli eretici. Per un altro pastore locale, Mike Bele “Arrivare a considerare Gesù un HIV-positivo è una questione assurda. Credo che nessun credente con una mente sana, possa fare un riferimento davanti alle Scritture così odioso. E’ come se si fosse stappato Gesù Cristo dall’alto dei Cieli e lo si fosse scaraventato in terra”.

UN PARAGONE IRRIVERENTE? – L’HIV è prevalentemente trasmessa attraverso il sesso, ma può anche essere trasmessa mediante il trasferimento di sangue contaminato magari con una siringa o con una trasfusione. Anche la gravidanza e la fase di allattamento dal seno può essere un veicolo di trasmissione. Ma davanti al dogma della verginità della madonna, ogni ipotesi maligna e malevola cade inevitabilmente. E’ allora come è venuto in mente al Pastore Skosana, l’ardito quanto irriverente paragone? Il Pastore si difende dicendo che la sua era una sorta di parabola. Gesù che si è fatto l’ultimo tra gli ultimi ed il suo voleva essere solo “un invito alla speranza” per quanti versano in quelle difficili condizioni. Se Gesù si è fatto povero, in sostanza, potrebbe anche essersi fatto sieropositivo per testimoniare la speranza della resurrezione. Gli atteggiamenti di Gesù, così come riportati dalle Scritture, nel corso degli anni e dei periodi storici, si sono prestati alle più variegate letture. A titolo d’esempio ricordiamo che nel messaggio del Figlio dell’uomo, in passato, in molti hanno letto un carattere politico. C’è chi addirittura ha accostato Gesù Cristo all’ardito paragone di essere stato il “primo socialista della storia”.

UN MESSAGGIO POSITIVO – Skosana, che appartiene ad un movimento carismatico della comunità cristiana sudafricana, insiste sostenendo che “il suo messaggio è più una speranza che altro”. Un sollievo a quanti possono sentire più vicino nella loro sofferenza il messaggio di Cristo. ’Dovunque nelle Scritture Gesù si mette nei panni delle persone che soffrono” ha dichiarato il Pastore alla BBC. ‘”saia 53, per esempio, chiaramente dipinge un quadro di Gesù che prende su di sé le infermità e le sofferenze dell’umanità. ’Certo, non c’è alcuna prova scientifica che Gesù avesse il virus HIV nel suo sangue. Il miglior regalo che possiamo dare alle persone che sono HIV-positivi è però quello di sostenerle, di fargli capire che Nostro Signore è vicino alle loro sofferenze”. Del resto i diritti d’autore del celebre “Ama il tuo prossimo come te stesso” sono proprio di quel bambino nato in un fredda notte in una stalla (o grotta that’s the question…) di Betlemme. Per Padre Skosana il messaggio da far passare è un altro: “far capire a questi sventurati che Dio non è contro di loro, non si vergogna di loro”. In Sud Africa vivono più di 5,7 milioni di persone sieropositive. Il Pastore Skosana ha perso due sorelle con l’Aids.Per concludere il suo sermone, egli ha detto: “Il messaggio alla Chiesa è che non basta solo il cibo ad alleviare le sofferenze dell’uomo, occorre anche l’amore e la fratellanza perché la maggior parte delle persone che sono HIV-positivi non necessariamente muoiono di malattie legate Aids, ma molto spesso di un cuore spezzato, di rifiuto” Nonostante la reazione rabbiosa da parte di molti “ortodossi” a diversi altri cristiani il messaggio di Skosana è piaciuto, come al referendo Siyabulela Gidi, il direttore del Consiglio delle Chiese nel Western Cape, che nel sermone del Pasotre ha visto gli elementi tipici delle virtù cristiane: amore, speranza, fede e carità. Noi siamo d’accordo con lui.



http://www.giornalettismo.com/archives/92654/gesu-era-siero-positivo/

domenica 30 agosto 2009

'Giornale' attacca Boffo su vicende sessuali, Cei lo difende

2009-08-29 11:14
'Giornale' attacca Boffo su vicende sessuali, Cei lo difende
GENOVA - 'L'attacco che e' stato fatto al dott. Boffo direttore di Avvenire e' un fatto disgustoso e molto grave': lo ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, prima di celebrare la messa per la festa del santuario della Madonna della Guardia.

di Domitilla Conte

ROMA - Non si potrà forse definire un fulmine a ciel sereno, viste le nubi addensate negli ultimi mesi tra governo Berlusconi e Chiesa cattolica, ma del fulmine ha di certo avuto l'impatto. Il Giornale, quotidiano che fa capo alla famiglia Berlusconi, dedica l'intera prima pagina ad un "incidente sessuale" del direttore del quotidiano dei vescovi Dino Boffo, protagonista, nelle scorse settimane, di alcuni interventi critici sulla "condotta morale" del presidente del Consiglio. Il Giornale rivela, citando atti giudiziari del Tribunale di Terni riferiti a fatti del 2001, che il direttore di Avvenire ha posto fine con un patteggiamento ad un processo per aver molestato, con minacce e intimidazioni, la moglie di un uomo con il quale aveva una relazione omosessuale.

Accusa pesante, secondo Vittorio Feltri, appena richiamato alla guida del quotidiano, il quale ne evince, nell'editoriale che accompagna la notizia, che "il direttore di Avvenire non ha le carte in regola per lanciare anatemi furibondi contro altri peccatori, veri o presunti, e neanche per tirare le orecchie a Berlusconi". Dopo un minivertice a palazzo Grazioli con il sottosegretario Gianni Letta ed il portavoce Paolo Bonaiuti, il premier - in una nota - "si dissocia" dall'iniziativa di Feltri. Quest'ultimo precisa di essersi limitato a trascrivere un documento pubblico sottolineando che la presa di distanza di Berlusconi dimostra la sua indipendenza e quella del giornale. Per qualche ora si fa gelo in Vaticano e a Palazzo Chigi, intenti agli ultimi preparativi per la Perdonanza dell'Aquila, alla quale sono attesi il segretario di Stato della S.Sede, card.Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il terremoto dello scorso aprile avrebbe richiamato per la prima volta le massime autorità di Italia e Santa Sede all'annuale Giubileo celestiniano, favorendo indirettamente un incontro destinato a smentire possibili attriti. Invece arriva l'annullamento della visita del premier. Il primo a intervenire è stato, questa mattina, il diretto interessato, denunciando "un killeraggio giornalistico allo stato puro" portato avanti da 'il Giornale' di Vittorio Feltri che ha montato "una vicenda inverosimile, capziosa e assurda". Boffo non nega del tutto i fatti, precisando però che di quella circostanza era stato "la prima vittima". Pronta l'alzata di scudi dei vescovi, editori dell'Avvenire, che arriva quasi in contemporanea.

La Cei conferma la sua "piena fiducia" al direttore che guida il giornale - precisa in una nota - "con indiscussa capacità professionale, equilibrio e prudenza". E l'accento sembra cadere su quest'ultima parola, quasi a dire che, sui casi berlusconiani, si sarebbe potuto dire anche di più, o magari prima, invece di aspettare le lettere angustiate di tanti cattolici allarmati per le notizie sulle feste di Villa Certosa. Il cdr di Avvenire parla di attacco "plateale e ripugnante" e nelle redazioni cominciano a piovere prese di posizione di ogni parte politica, in gran parte in difesa di Boffo. Lupi, del Pdl parla di "attacco brutale" da parte del Giornale. Franceschini, segretario del Pd, lo definisce "un segno di degrado" e Bersani, anima laicista del partito, si preoccupa di "un clima torbido" che sta "degenerando". Il leader dell'Udc, Rocco Buttiglione, è il primo a dichiarare che "Berlusconi non può immaginare che non venga fatta risalire a lui la colpa di questa aggressione condotta dal suo giornalista di fiducia sul suo giornale di famiglia".

Poco dopo Berlusconi si dissocia dalla prima pagina del Giornale, "per le stesse ragioni" per cui ha respinto il gossip sulla sua vita privata. Intanto, intorno alle 13, la sala stampa vaticana comunica che la cena della Perdonanza annunciata per la sera all'Aquila, "é stata annullata" e che il presidente del Consiglio delegherà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta a presenziare alle celebrazioni, "per evitare strumentalizzazioni". Da palazzo Chigi non una parola, ma Letta é all'Aquila, vicino a Bertone con il quale, si dice, non ha mai interrotto i rapporti. E ieri, Bertone, aveva detto chiaramente che la Chiesa non vuole alcuno scontro.

Il costo della cena all'Aquila al termine della cerimonia della Perdonanza sarà devoluto ai terremotati, ha riferito il numero due della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. "Su invito dell'arcivescovo dell'Aquila, mons.Giuseppe Molinari, e del Comitato della Perdonanza celestiniana, il segretario di Stato, sua eminenza il card. Tarcisio Bertone - ha riferito padre Ciro Benedettini - si è recato nella città dell'Aquila per rinnovare i sentimenti di vicinanza e di affetto del Santo Padre alle popolazioni terremotate.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1648087340.html

Da settembre l'ora di religione nelle scuole della Federazione russa

Da settembre l'ora di religione nelle scuole della Federazione russa I dettagli del progetto pilota illustrati dal ministro dell'Educazione. Entro tre anni la religione diventerà disciplina ufficiale nelle scuole pubbliche della Federazione russa.


FONTE L'Osservatore Romano - 22 agosto 2009

Gli studenti delle scuole elementari potranno seguire i corsi di "Formazione spirituale e morale" scegliendo di studiare tra quattro religioni tradizionali: cristianesimo ortodosso, islam, giudaismo o buddismo. Le lezioni si svilupperanno lungo tre linee formative: fondamenti della cultura religiosa, fondamenti di una delle religioni tradizionali, fondamenti di etica pubblica.
L'ingresso della religione nelle scuole della Russia avviene sotto l'egida del Cremlino. Il 24 luglio scorso, in occasione dell'incontro con i leader delle religioni tradizionali presenti nel Paese, è stato il presidente Dmitry Medvedev in persona a dare l'annuncio. Ora Andrei Fursenko, ministro per l'Educazione e la Scienza della Federazione, entra nei dettagli del progetto pilota che da settembre interesserà diciotto regioni e dodicimila scuole, un quinto degli istituti della Federazione. Il costo dell'operazione sarà di "centinaia di milioni di rubli" che graveranno in parte sul bilancio federale.
Il ministro ha tenuto a sottolineare che "questi soldi non verranno sprecati" e serviranno a produrre i nuovi libri di testo e a coprire i costi necessari per gli stipendi dei 44.000 insegnanti. Questi ultimi, per l'anno scolastico 2009-2010, verranno selezionati tra il corpo docente già in servizio e seguiranno una formazione specifica.
Già nell'agosto del 2006 le regioni di Belgorod, Bryansk, Kaluga e Smolensk avevano inserito nei loro programmi lo studio opzionale della storia dell'ortodossia russa. Alle polemiche sollevate dalle minoranze religiose, soprattutto dalla comunità musulmana, aveva risposto proprio Fursenko.
Il ministro dell'Educazione, allora aveva affermato che "i bambini devono conoscere la storia della religione e le culture religiose", aggiungendo che "i libri di testo avrebbero trattato il mondo delle religioni nel suo complesso, con particolare attenzione all'ortodossia russa".
A tre anni di distanza da quel primo esperimento, l'annuncio dell'introduzione della "Formazione spirituale e morale" nelle scuole allarma di nuovo le confessioni minoritarie che vedono nel nuovo progetto un tentativo di affermare l'ortodossia come elemento portante dell'identità nazionale.
Secondo recenti sondaggi il 72,6 per cento dei russi si considera ortodosso, ma solo il 3 per cento di essi va in chiesa ogni settimana. Nonostante questo, il Cremlino sostiene e promuove un nuovo protagonismo del patriarcato di Mosca.
In tal modo Medvedev intende cementare su valori comuni l'identità nazionale e nel contempo cerca un appoggio alle politiche governative per arginare la disgregazione del tessuto sociale e rispondere allo smarrimento dei giovani.
http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=210602

Scuola, ora religione "parificata"

Scuola, ora religione "parificata"

Le nuove regole annullano sentenza T
21/8/2009ar
Arriva un nuovo regolamento per valutare gli alunni delle scuole italiane. Il testo, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, conferma l'equiparazione degli insegnanti di religione a quelli delle altre materie ai fini dell'assegnazione dei crediti scolastici e l'obbligo della sufficienza in tutte le discipline per l'ammissione alla maturità. Non viene dunque considerato il parere contrario che era stato espresso al riguardo dal Tar del Lazio.


Per essere ammessi alla maturità è dunque necessaria la sufficienza in tutte le materie, e i docenti di religione vengono equiparati ai colleghi delle altre materie ai fini dell'assegnazione dei crediti scolastici: continueranno dunque a prendere parte agli scrutini per la valutazione degli studenti.

Tra le novità più importanti che introduce il provvedimento c'è la necessità di conseguire, per essere ammessi agli esami di Stato, almeno la sufficienza in tutte le discipline: la regola vale sia per l'esame di licenza media, come del resto già previsto e applicato quest'anno, sia per le scuole superiori (dove invece durante gli ultimi scrutini era stata adottata la norma "interlocutoria" voluta dall'ex ministro Fioroni che per l'ammissione all'esame di Stato richiedeva solo la media del sei).

Alcune delle novità introdotte dal nuovo regolamento, pubblicato sotto forma di decreto del Presidente della Repubblica, erano comunque già state adottate: come anche quella che prevede la presenza attiva e a "pieno titolo" dei docenti di religione cattolica per la determinazione dei crediti scolastici (mentre la valutazione della materia continua a essere espressa dagli insegnanti nominati dal vicariato "senza attribuzione di voto numerico").

In questo senso, il comma 3 dell'articolo 6 del nuovo regolamento non lascia spazio a dubbi: "In sede di scrutinio finale il consiglio di classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti di sostegno, nonchè gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest'ultimo insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, e successive modificazioni".

TAR DEL LAZIO, DECISIONE BOCCIATA
Insomma, non si tiene conto della discussa sentenza emessa il 17 luglio scorso dai giudici del Tar del Lazio, secondo i quali, per non discriminare quel 10% scarso di allievi che non frquenta l'ora di religione, non bisognerebbe rendere utile la frequenza della materia ai fini dell'assegnazione dei punti utili a definire il voto di maturità.

La decisione dei giudici viene "scavalcata" attraverso l'adozione di un regolamento, quindi non con una procedura amministrativa, e comporta pochi problemi di incompatibilità applicativa rispetto a quanto stabilito dal tribunale laziale. Sempre in attesa, comunque, che si pronunci il Consiglio di Stato.

Va infine ricordato che la presenza dei docenti di religione nel consiglio di classe non ha effetti attivi per tutte le operazioni di scrutinio: ad esempio la materia non viene presa in considerazione per la formulazione delle medie dei cosiddetti "ottisti", gli studenti super-bravi che si presentano alla maturità senza aver frequentato il quinto anno.

ESAMI DI TERZA MEDIA
Quanto agli esami di licenza media, il nuovo regolamento sulla valutazione prevede che dal 2009/2010 nella determinazione del voto finale debba essere calcolata la media aritmetica dei voti conseguiti in tutte le prove d'esame: prove quindi scritte (anche il test standard Invalsi il cui "peso" quest'anno era stato deciso invece da ogni istituto) e orali. Oltre che nel giudizio di ammissione di esame (già dal 2008/09 espresso con voto in decimi anziché con giudizio (sufficiente, ottimo, distinto).

VOTO NUMERICO: QUANDO RIMANE
Sparisce invece, rispetto alla prima versione, la parte che prevedeva di assegnare il voto numerico anche durante le lezioni.

Rimane il "voto" numerico anche per la certificazione delle competenze, in disaccordo con quanto avviene nell'Unione europea. Alle superiori una novità importante, ma solo a riforma avvenuta, riguarderà l'obbligo da parte degli alunni, salvo situazioni particolari, di aver frequentato almeno i tre quarti delle lezioni: viene così introdotto, teoricamente a partire dal 2010/11, il concetto di frequenza obbligatoria invece sino ad oggi adottato solo nella primarie e durante lo scrutinio delle medie inferiori.

Confermata la valutazione dei ragazzi che presentano difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate. Ciò significa che "la valutazione e la verifica degli apprendimenti" come si legge nel dpr 122"comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei".



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo458132.shtml

martedì 4 agosto 2009

QUEL LIBRO CHE FA PAURA ALLA COREA DEL NORD

QUEL LIBRO CHE FA PAURA ALLA COREA DEL NORD
Post n°2120 pubblicato il 27 Luglio 2009 da diglilaverita


Dal 1948 lo Stato della Corea del Nord è retto da una dittatura comunista di tipo staliniano riconosciuta come il regime peggiore per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. È comprovata l’esistenza di campi di internamento in cui sono detenute più di 150 000 persone in condizioni a dir poco disumane. La Commissione d’inchiesta contro i crimini dell’umanità ha recentemente pubblicato un rapporto nel quale denuncia una serie impressionante di crimini contro l’umanità commessi dal regime di Pyongyang, come ad esempio la condanna a morte per il furto di una mucca, per la vendita di film stranieri o per l’ascolto della radio Sud-coreana. Un ex capitano dell’esercito ha addirittura confessato che il regime utilizza come cavie bambini disabili per testare armi chimiche e biologiche. In Corea del Nord, paese dove il dittatore viene considerato alla stregua di una divinità, anche la fede religiosa ovviamente è un tabù. Sono decine di migliaia i cristiani che si riuniscono in vere e proprie catacombe. È di sabato scorso la notizia sconvolgente della donna giustiziata in pubblico perché distribuiva la Bibbia. Questa è stata la terribile sorte di Ri hyon-ok, una donna coreana di 33 anni che viveva in una città al Nord ovest della Corea del Nord, non lontano dal confine cinese. Lo hanno rivelato nella giornata di sabato alcuni attivisti sudcoreani che si battono contro il brutale regime di Kim Jong-il a Pyongyang, l’ultimo baluardo dell’utopia Comunista del Pianeta. Gli stessi attivisti hanno fatto sapere che il regime ha reso prigionieri politici il marito e i figli della donna, accusata di essere una spia americana e quindi una minaccia per il regime. Ha ragione il regime di Pyongyang: quel libro può essere la più grande minaccia per un sistema che si regge sulla sistematica violazione di qualunque diritto dell’uomo, della repressione di coloro che desiderano perseguire liberamente i propri ideali e professare quindi il loro credo religioso. In Corea siamo ancora fermi ai tempi in cui la politica non viene considerata come un tentativo di risposta alle esigenze dell’uomo “reale”, all’uomo che “esiste”, ma come un tentativo di immaginare un “uomo nuovo” frutto di elucubrazioni mentali. Le ideologie, i fondamentalismi e i relativismi sono accomunati dall’abbandono della verità, dal mancato riconoscimento dell’essere come principio della realtà e dall’utilizzo del potere per dare una nuova base alla realtà. La storia delle grandi dittature del passato ci dimostra che Dio fa paura a chi ha la pretesa di sostituirsi a lui. Ma la storia ci ha insegnato anche che alla lunga la furia ideologica che ha nella negazione della libertà religiosa il suo strumento di massima distruzione della dignità dell’uomo, viene sconfitta dalla prorompenza della fede e del desiderio di libertà degli uomini. Ne abbiamo una dimostrazione lampante proprio in questi giorni con le grandi manifestazioni a Teheran contro la teocrazia iraniana. Lo abbiamo visto più da vicino noi europei quando si è sgretolata l’Unione sovietica. Oggi siamo di fronte alla stessa prospettiva nei confronti della Corea del Nord e delle altre dittature che sconvolgono l’esistenza umana in tutto il mondo. Il compito dell’Europa insieme agli Stati Uniti e all’Onu è oggi quello di incoraggiare e accelerare il moltiplicarsi di movimenti democratici in quei paesi e di mostrarsi più che mai decisi e uniti nell’infinita battaglia nella difesa dei diritti inalienabili della persona, fondamento della democrazia. - ilsussidiario -

http://blog.libero.it/Rober5/7440833.html