mercoledì 29 aprile 2009

TERRMOTO E FEDE




DOVE ERA DIO DURANTE IL TERRMOTO ?
Ho sentito dire che qualcuno si è chiesto dove era Dio durante il terremoto dell’Aquila.

Addirittura sembra che qualcuno abbia perso la fede a causa di questo cataclisma.

Io mi chiedo: c’era veramente una fede radicata in coloro che hanno perso la loro fede a causa del terremoto dell’Aquila? Era gente ben formata nella fede, questa? …..la risposta diretta che mi viene è la seguente: normalmente chi perde la fede a causa della sofferenza non aveva una fede veramente profonda.

La fede non è sentimento, stiamo bene attenti, la fede è intelligenza e volontà; la fede non si nutre di comodità o di benessere, si nutre di preghiera, di meditazione della Passione, di digiuno, di umiltà, di Sacramenti degnamente ricevuti……

La fede nasce e cresce all’ombra della Croce e della Risurrezione ….la fede sa che Dio non voleva la morte per l’uomo, la morte è stata causata da noi uomini, con il peccato, ….la fede sa che Dio non voleva la sofferenza, la sofferenza è stata causata dal peccato …..la fede sa che il più grande dono che Dio ci fa è la Croce ………la fede sa che l’Amore di Dio sta nel fatto che Lui ci vuole donare una eternità beata, dopo la morte ….la fede sa che la morte non è il momento più brutto della vita ma il più bello ….

Allora…che fede era quella di coloro che sono diventati increduli dopo il terremoto dell’Aquila? ….Io temo che quella, nella grandissima maggioranza dei casi, era una parvenza di fede ….era una fede umanizzata e paralizzata, era una fede distorta, che non ha saputo leggere rettamente gli eventi. Invece di prendersela con sé stessi e con il peccato, convertendosi, queste persone se la sono presa con Dio…… Sono caduti molto stoltamente nella trappola di satana che, come sapete, tende a rovesciare radicalmente la realtà per farci pensare che essa sia il contrario di ciò che realmente è……

Stiamo dunque bene attenti quando incontriamo persone che dicono di credere, verifichiamo bene che la loro fede sia reale e non un sentimento vago. Se verifichiamo che la loro fede è un sentimento avvertiamoli, svegliamoli, scuotiamoli, illuiminamoli prima che sia troppo tardi.

Dove era Dio durante il terremoto? Era nel cuore della gente per sostenerla, era negli eventi, per mettere noi uomini alla prova, era nei buoni che hanno rischiato per aiutare gli altri …..Dio era ed è più reale e più presente di tutto ….. La vera domanda da porsi è: dove erano e dove sono le menti e i cuori degli uomini ? …..la risposta pare che debba essere la seguente: i cuori degli uomini, in gran parte, erano e sono nel nulla del peccato, perciò arrivavano e arrivano a chiedersi dove era Dio durante il terremoto …..Solo una mente ottenebrata può chiedersi dove sia Colui che è, dovunque, super presente ….



E poi, carissimi, rendiamoci sempre bene conto che il silenzio di Dio non esiste ……esiste invece la durezza dell’uomo e la sua sordità alle parole e alle verità che Dio continuamente insegna attraverso la sua Chiesa……Dio parla continuamente attraverso il vangelo, attraverso i buoni sacerdoti, vescovi etc. …Dio parla attraverso il Papa ……se gli uomini non vogliono ascoltare abbiano almeno l’onestà di dire che sono loro stessi, con la loro sordità, la causa dei loro mali……





Perché Dio non ascolta le mie preghiere?



Risposta: Dio “obbedisce” a chi gli obbedisce; la Madonna ha obbedito pienamente a Dio e perciò è Mediatrice di tutte le grazie ….





…..e tu? …..è chiaro che se continui a disobbedirgli, Lo invocherai ma Lui non ti risponderà ……….



Qualche idea per farti arrivare alla perfetta obbedinza ….



perché non ti trovi un confessore stabile e un direttore spirituale che possano guidarti e a cui tu puoi obbedire? I santi sono diventati tali anche attraverso l’umile obbedienza al direttore spirituale ….



…..

Considera che Dio ascolta soprattutto le preghiere degli umili ….e la vita di umiltà consiste in ciò che dico qui di seguito ….





§. I. PRATICA DELL'UMILTÀ



Chi non è umile, non può piacere a Dio, il quale non può soffrire i superbi. Egli ha promesso di esaudir chi lo prega, ma se lo prega un superbo, il Signore non l'esaudisce; agli umili all'incontro diffonde le sue grazie: "Deus superbis resistit, humilibus autem dat gratiam" (Iac. 4. 6). L'umiltà si distingue in umiltà d'"affetto" ed umiltà di "volontà". L'umiltà d'affetto consiste nel tenerci noi per quelli miseri che siamo, che niente sappiamo e niente possiamo, se non far male. Quanto abbiamo e facciamo di bene, tutto viene da Dio. Veniamo alla pratica. In quanto all'umiltà d'affetto dunque, per I. non mettiamo mai confidenza alle nostre forze ed a'1 nostri propositi; ma diffidiamo e temiamo sempre di noi. "Cum metu, et tremore vestram salutem operamini" (Phil. 12).2 Dicea S. Filippo Neri:3 "Chi non teme, è caduto". Per 2. non ci gloriamo mai delle cose nostre, come de' nostri talenti, delle nostre azioni, della nostra nascita, de' nostri parenti e simili. Perciò è bene che non parliamo mai dell'opere

nostre, se non per dire i nostri difetti. Ed il meglio è non parlar mai di noi, né di bene, né di male: perché anche nel dirne male, sorge spesso in noi la vanagloria d'esser lodati, o almeno d'esser tenuti per umili, sicché l'umiltà si riduce a superbia.



Per 3. non ci sdegniamo con noi stessi dopo il difetto. Ciò non è umiltà, ma superbia, ed è anche arte del demonio per farci diffidar


--------------------------------------------------------------------------------

- 300 -



in tutto e lasciar la buona vita. Quando ci vediamo caduti, diciamo come dicea S. Caterina da Genova:4 "Signore, questi sono i frutti dell'orto mio". Allora umiliamoci e subito rialziamoci dal difetto commesso con un atto d'amore e di dolore, proponendo di più non ricadervi e confidando nell'aiuto di Dio. E se per disgrazia ritorniamo a cadervi, sempre facciamo così. Per 4. vedendo le cadute degli altri, non ce ne ammiriamo; ma compatiamoli e ringraziamo Dio, pregandolo a tenerci le mani sopra; altrimenti il Signore ci punirà con permettere che cadiamo negli stessi peccati e forse peggiori di quelli. Per 5. stimiamoci sempre i maggiori peccatori del mondo; e ciò quantunque sapessimo che altri abbiano più peccati de' nostri; poiché le nostre colpe commesse dopo tanti lumi e grazie divine peseranno più avanti a Dio, che le colpe degli altri, benché in maggior numero. Scrive S. Teresa:5 "Non credere d'aver fatto profitto nella perfezione, se non ti tieni per lo peggiore di tutti, e non desideri d'esser posposto a tutti".



L'umiltà poi di "volontà" consiste nel compiacerci d'essere disprezzati dagli altri. Chi si ha meritato l'inferno, merita d'essere calpestato da' demonii per sempre. Gesu-Cristo vuole che impariamo da lui ad essere mansueti ed umili

di cuore: "Discite a me, quia mitis sum, et humilis corde" (Matth. 11. 29). Molti sono umili di bocca, ma non di cuore. Dicono: "Io sono il peggiore di tutti: merito mille inferni". Ma poi se uno li riprende, o lor dice una parola che non piace, si voltano con superbia. Questi fanno come i ricci,6 che subito che son


--------------------------------------------------------------------------------

- 301 -



toccati, si fanno tutti spine. Ma come? voi dite che siete il peggiore di tutti e poi non potete soffrire una parola? Il vero umile, dice S. Bernardo,7 si stima vile e vuol essere riputato vile anche dagli altri.



Per I. dunque, se volete esser vero umile, quando ricevete qualche ammonizione, ricevetela con pace e ringraziate chi v'ammonisce.8 Dice il Grisostomo9 che il giusto, quando è corretto, si duole dell'errore commesso; ma il superbo si duole che sia conosciuto l'errore. I santi anche quando son incolpati a torto, non si difendono, se non quando la difesa è necessaria per evitare lo scandalo degli altri, altrimenti tacciono e tutto offeriscono a Dio.



Per 2. allorché ricevete qualche affronto, soffritelo con pazienza ed accrescete l'amore a chi vi disprezza. Questa è la pietra paragone per conoscere, se una persona è umile e santa. Se ella si risente, ancorché facesse miracoli, dite ch'è canna vacante. Dicea il Padre Baldassarre Alvarez10 che il tempo delle umiliazioni è tempo di guadagnare tesori di meriti. Guadagnerete più in ricever con pace un disprezzo, che se faceste dieci digiuni in pane ed acqua. Son buone le umiliazioni, che facciamo da per noi [davanti]11 agli altri, ma molto più vale l'accettar le umiliazioni che dagli altri vengono fatte a noi, perché in queste vi è meno del nostro, e vi è più di Dio; onde vi è assai maggior profitto, se lo sappiamo soffrire. Ma che sa fare un cristiano, se non sa soffrire un disprezzo per Dio? Quanti disprezzi Gesu-Cristo ha sofferti per noi? schiaffi, derisioni, flagelli, sputi in faccia? Eh se portassimo amore a Gesu-Cristo, non solo non faressimo12 risentimento negli affronti, ma ce ne compiaceressimo,13 vedendoci disprezzati, come fu disprezzato Gesu-Cristo.







Adesso ….probabilmente hai capito molto bene perché Dio non ti e non ci ascolta ……

….perciò, da oggi invece di chiederci perché Dio non ci ascolta domandiamoci perché noi non lo ascoltiamo ….cioè domandiamoci perché siamo poco obbedienti e poco umili ………





D. Tullio



TERREMOTI E PERSECUZIONI



Siamo rimasti tutti molto scossi nel vedere a quali grandi prove è stata sottoposta la popolazione dell’Abruzzo, e quali esempi di coraggio e di eroismo abbia dato in una situazione così tragica come quella del terremoto! Questi fatti ai quali è esposta purtroppo tutta l’Italia a motivo della spinta del continente africano verso il Nord, a detta degli sismologi, hanno anche innescato una meravigliosa gara di solidarietà che rende onore alle nostre Istituzioni. Ma la disperazione di chi ha perduto in un attimo tutto è così forte da scuotere anche la fede in Dio. E’ il momento della grande prova: quando la natura mostra il suo volto di matrigna e fa toccare con mano l’impotenza dell’uomo, o ci si rifugia in Dio, o si rischia di rinnegarlo.

Da sempre la Sacra Scrittura ci ricorda la precarietà della nostra vita sulla terra con le parole del Salmo: “Gli anni dell’uomo sulla terra sono settanta, ottanta per i più robusti, per lo più intrisi di fatica e di dolore, passano in fretta e noi ci dileguiamo”. Anche la Chiesa, consapevole della nostra realtà di creature in un mondo imperfetto che attende cieli nuovi e terra nuova, ha sempre insegnato a invocare la misericordia di Dio davanti agli sconvolgimenti della natura che sovrastano il potere dell’uomo, con le cosiddette preghiere di “Rogazione”:

“A fulgore et tempestate, a flagello terraemotus, a peste, fame et bello, LIBERA NOS DOMINE!

Da qualche decennio, però, con l’avanzare di raffinate scoperte scientifiche che hanno creato la vita in laboratorio pretendendo di risolvere tutti i problemi e incoronando l’uomo al posto di Dio, queste bellissime preghiere sono state abbandonate, proprio perché si è abbandonata la fiducia in Dio. E così le umili “Rogazioni” sono state sostituite dalle moderne “Presunzioni”, che recitano più o meno così: “Dall’inquinamento del pianeta, dalle polveri sottili, dal disboscamento delle foreste, causa di terremoti e calamità, liberaci, o Uomo, e preparaci un futuro geneticamente perfetto.” Anzi, certi cultori dell’ecologismo esasperato accusano l’uomo di essere la causa principale dell’inquinamento e per questo vorrebbero eliminarlo, in ossequio a quel detto secondo cui “dopo aver eliminato Dio, si finisce con eliminare anche l’uomo”. Non è dunque fuori luogo vedere in queste prove che Dio permette un richiamo a tornare a Lui e a rettificare la nostra vita.



In tutti i casi, la consapevolezza della precarietà della nostra esistenza, non deve affatto indurci ad assumere atteggiamenti da rassegnati, da pessimisti, da perdenti, bensì da veri combattenti, da costruttori, da artisti, sull’esempio di Cristo e dei Santi che ci hanno insegnato a costruire una città terrena degna dell’uomo, sia nella gioia che nel dolore, alleviando molte sofferenze. Perciò è bene utilizzare da una parte tutte le innovazioni tecnologiche e scientifiche atte a rendere la vita più sicura, efficiente e anche bella, secondo i disegni di Dio, ma nello stesso tempo renderci consapevoli che siamo dei viandanti in cammino verso la Vita Eterna, amati da Dio che dà senso, forza e giovinezza alla nostra vita.



Spaziando poi lo sguardo oltre le macerie della nostra Patria causate dalla “cattiveria” della natura, vediamo che ci sono nel mondo altre macerie causate invece dalla cattiveria dell’uomo: guerre crudeli, violenze, omicidi, bestemmie, sacrilegi, pornografia, soprusi, tradimenti, prostituzioni, furti, ecc. e non meno pesanti sono le macerie causate dalle persecuzioni contro i cristiani nel mondo, i quali si trovano all’improvviso a perdere, peggio di un terremoto, la vita, la casa e perfino la loro terra, perché braccati e costretti a rifugiarsi altrove. Il tutto nel più assoluto silenzio dei media, perché in queste parti del mondo non si trovano generosi volontari che assistono, ma feroci terroristi che uccidono, con un tributo di sangue che si pensa coinvolga circa 160.000 vittime all’anno. (A:Socci, I cristiani perseguitati, Ed. Piemme)

E’ una cosa talmente grave il peccato commesso dall’uomo contro Dio e contro gli uomini che vale la pena di narrare un episodio molto significativo. Un giorno San Giovanni Calabria, osservando dal colle con grande sofferenza la sua Verona ridotta dalla furia dei bombardamenti a un cumulo di macerie, ebbe ad esclamare: “Un solo peccato mortale è ben peggiore di tutto questo disastro”.

Patrizia.stella@alice.it


TERREMOTO ABRUZZO
Cora: ho perso moglie e due figlie, ma sono convinto che tutto ha un senso


martedì 28 aprile 2009


Il terremoto gli ha portato via la moglie, Patrizia, e le due figlie, Alessandra, di 22 anni, e Antonella, 27. Maurizio Cora, avvocato dell’Aquila, è l’unico ad essersi salvato. Alessandra era una giovane promessa della musica, hanno anche istituito un premio in suo onore. Se n’è andata subito, con la mamma, travolte dal primo crollo. Antonella no, ha lottato per un po’ tra la vita e la morte, in ospedale, ma poi neanche lei ce l’ha fatta. Maurizio è rimasto solo. Non ha più nulla, con la casa ha perso anche lo studio, ma lo troviamo intento al lavoro, fuori dell’Aquila. Risponde in modo pacato, sereno, apparentemente senza emozionarsi. Non è però distacco, ma un abbandono, fiducioso, a quello che non possiamo mutare.



Avvocato Cora, oggi a L’Aquila ci sarà la visita di Benedetto XVI. Dopo eventi così drammatici che l’hanno coinvolta personalmente, e che hanno travolto una città, famiglie, legami, rapporti, cosa si attende?



La visita del Papa è un grande conforto per quanti, come me, soffrono profondamente. Le sembrerà poca cosa ma altro, mi creda, non saprei dire. Sentire vicina la Chiesa in un momento come questo ci conforta nella fede e nella speranza che tutto questo comunque possa avere un senso.



Neanche sua figlia Antonella ce l’ha fatta. Lei è sopravvissuto ai suoi cari…



Sì purtroppo è così. Dico purtroppo perché sopravvivere ai propri figli e alla propria moglie è qualcosa di tremendo, di assolutamente tremendo. Ho perduto in un attimo gli affetti più cari. Ora rimane la dolcezza che non c’è più. È l’evidenza di una dolcezza che hai sempre percepito, ma quasi come sottofondo della tua esistenza. Ora ne senti la mancanza, ma senti anche la forza di questa dolcezza che non hai più.



È questo sentimento a darle la forza di andare avanti?



Se non ti agganci con la fede a Dio ma rimani sul piano del contingente, finisci per crollare. L’alternativa alla fede, per me, sarebbe la disperazione. Ora ringrazio il Signore per avermi regalato, per un pezzo della mia vita, Patrizia, Alessandra e Antonella. Persone meravigliose che mi hanno gratificato della loro presenza, del loro affetto, del loro sorriso. Ora non sono più con me, ma questa mancanza mi permette di constatare quanto grande era il dono che avevo ricevuto.



Lei ha perso la casa, lo studio, tutto. Ora ha ripreso a lavorare. Dove ha trovato la forza di ricominciare?



Sì, ho perso tutto. Questo naturalmente non è nulla rispetto alla scomparsa di mia moglie e delle ragazze. Ho trovato forza, come le dicevo, solo nella fede. Qui c’è ben poco da fare, umanamente parlando. Devi accettare, mi sono detto, come volontà di Dio quello che è accaduto.



Lei prega, dunque?



Sì, costantemente.



Tornerà dove ha sempre vissuto?



No. Penso che resterò in Abruzzo ma non all’Aquila, perché non ho una casa dove tornare e non vorrei ricostruirla là dove ho vissuto questi anni con mia moglie e le mie figlie. Sarebbe uno stillicidio di dolore. Non ce la farei e già adesso sono provato. Sarebbe una grandissima difficoltà andare avanti.



Come lei tanti altri suoi concittadini stanno lottando per tornare, lentamente ma con enorme fatica, alla normalità della vita e del lavoro. Cosa ha significato per lei questa prova?



In me non è cambiato nulla, sono così com’ero prima. Ma hai una visione molto più relativa delle cose, vedi in maniera chiara ciò che conta veramente nella vita, che sono gli affetti e non le cose. I drammi li comprendi soltanto nel momento in cui li attraversi, quando ti trapassano lo stomaco e vivi la tragedia. E la tendenza è quella di allontanarsi rapidamente dalla dimensione del dolore e della sofferenza mentre, invece di fuggirla, bisognerebbe parteciparla.



Una prova drammatica come quella che ha vissuto come interroga la sua ragione, la sua fede e la sua speranza? Che risposta si è dato alla domanda sul perché? Perché tutto questo?



Indagare il perché di quello che è accaduto sarebbe un atto di presunzione. Perché è successo non lo sappiamo, non è nelle nostre possibilità. A meno che non si confonda tutto questo con la spiegazione di un terremoto. Quanto dolore accade ed è puntualmente dimenticato? Io anzi mi considero un privilegiato, perché ho la possibilità di raccontare la mia storia e il mio dramma. Altre persone hanno vissuto, e stanno vivendo, drammi tremendi nel silenzio.



Lei ha detto prima che il Papa conforterà la speranza della gente. Cosa voleva dire?



Il papa non toglierà nulla alle sofferenze della gente, ma porterà un annuncio di speranza. Le sofferenze si stemperano dinanzi certezza della paternità divina e alla speranza che viene annunciata dal Vangelo. La lezione di tutto questo è che nella vita bisogna sempre operare per il bene, e fare il bene, perché Dio ci chiama da un momento all’altro e l’importante è essere in grado di poter stare davanti a Lui.



Nonostante il dramma che sta vivendo, lei dà comunque un’impressione di grande forza.



Mi viene solo dall’accettare la volontà di Dio. Quello che accade lo dobbiamo accettare. Io sono convinto nella fede che tutto ha un senso, e nel momento in cui l’esistenza si pone in questi termini va accettata comunque. Nel lavoro, nella nostra famiglia, siamo sempre stati aiutati dalla Provvidenza, alla quale ci siamo sempre affidati. Se non possiamo comprendere questo evento - e come potremmo? - possiamo soltanto accettarlo. E starci dentro mi fa condividere la situazione di tutti.


http://www.ilsussidiario.net:80/articolo.aspx?articolo=18517

lunedì 27 aprile 2009

M.O./ Barak: Israele deve raggiungere un accordo con la Siria

» 2009-04-26 10:48
MO: Frattini vedra' Lieberman
Ministro Esteri, voglio risposte chiare su processo di pace
(ANSA) - ROMA, 26 APR - Il 4 maggio il ministro degli Esteri Franco Frattini incontrera' a Roma il collega israeliano Avigdor Lieberman. Frattini dichiara al Jerusalem Post che chiedera' ''risposte'' chiare alle domande se Israele continua a credere a ''due Stati per due popoli come unica soluzione possibile'' e se il premier Netanyahu e' pronto a ''riprendere i colloqui di pace'' con la Siria. Intanto per Lieberman i negoziati con Damasco devono svolgersi senza precondizioni ne' ultimatum.


http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2009-04-26_126343011.html





M.O./ Barak: Israele deve raggiungere un accordo con la Siria
di Apcom
"E' un nostro cruciale interesse strategico"



Roma, 26 apr. (Apcom) - Per il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak Israele deve raggiungere un accordo di pace con la Siria. E' un nostro "cruciale interesse strategico", ha affermato nel corso del vertice di governo di oggi, secondo quanto riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz. "E' nell'interesse di Israele raggiungere un accordo sulle relazioni con la Siria, per proteggere i nostri cruciali interessi e per la nostra sicurezza", ha detto il ministro della Difesa e leader laburista. "Ciò richiederà dei negoziati, e la possibilità di tali negoziati deve essere nella nostra agenda", ha aggiunto. Oggi anche il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha detto di essere pronto a iniziare un negoziato di pace con la Siria, ma solo se i colloqui si svolgeranno senza precondizioni. "Sarei lieto di negoziare con la Siria anche stasera", ha detto Lieberman a Radio Israele, "ma senza precondizioni".

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=712202

sabato 25 aprile 2009

EARTH DAY 2009, PER UN FUTURO ECOSOSTENIBILE


2009-04-22 18:13
EARTH DAY 2009, PER UN FUTURO ECOSOSTENIBILE
ROMA - Oggi, 174 Paesi nel mondo hanno celebrato l'Earth Day, la Giornata mondiale della Terra. Un appuntamento che si rinnova da 40 anni, e per l'edizione 2009 il motto e' quello di avviare impegni concreti affinche', ha detto il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo in occasione del G8 sull'Ambiente apertosi a Siracusa, l'Earth Day ''sia ogni giorno''. E' ''importante che oggi il vertice del G8 Ambiente - ha affermato Prestigiacomo - si apra nella Giornata mondiale della Terra. Mi auguro che questa sia un'ottima occasione per celebrare la Terra e per prendere un impegno per costruire un futuro piu' sicuro, piu' sano e pulito per tutti noi perche' la giornata della Terra sia tutti i giorni''.

E l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dedicato alla 'Madre Terra' la giornata di oggi, finora chiamata soltanto 'Earth Day'. In Italia, un impegno alla concretezza arriva anche dal mondo dell'agricoltura, perche' l'agricoltura puo' e deve dare il proprio contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici puntando su uno sviluppo sostenibile, ha sottolineato il presidente della Confederazione italiana agricoltura (Cia) Giuseppe Politi. La Cia ha indicato alcune pratiche concrete per realizzare questo obiettivo nei prossimi anni: ridurre del 15% l'uso dell'acqua, del 20% l'impiego di fitofarmaci, del 15% le lavorazioni superficiali dei terreni.

Ma nella Giornata della Terra, a richiamare a dati che segnano un bilancio amaro e' Legambiente, che ha stilato una classifica delle citta' piu' inquinate dallo smog per sollecitare le istituzioni ad intervenire: Sono 27 sulle 79 monitorate, le citta' capoluogo che alla meta' di Aprile hanno gia' oltrepassato il limite di legge annuale di 35 giorni di superamento giornaliero dei livelli di polveri sottili. Oltreoceano, anche gli Stati Uniti celebrano l'Earth Day 2009 non solo con dibattiti ma all'insegna di innovazioni concrete. A San Jose, in California, il governo cittadino sta testando una illuminazione stradale basata sui led (light-emitting diode), le lampadine la cui intensita' puo' essere controllata a distanza, mentre a New York continua ad aumentare l'uso di energia eolica negli immobili di uso commerciale.

Secondo il Wall Street Journal, grazie ai led sara' possibile illuminare le strade d'America in maniera variabile, permettendo sul lungo periodo un risparmio energetico fino al 60%. L'Earth Day nasce il 22 aprile del 1970, quando 20 milioni di cittadini americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del pianeta. Migliaia anche quest'anno gli eventi organizzati in tutto il mondo. In Italia, per il terzo anno consecutivo, a promuovere la manifestazione e' Nat Geo Music, il canale musicale di National Geographic. A Roma, in serata, e' previsto un grande concerto a Piazza del Popolo, con Ben Harper e altri artisti internazionali e italiani.



--------------------------------------------------------------------------------


ROMA - Tutti, a prescindere dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto morale a un ambiente sano e sostenibile. L'Earth Day, il giorno della Terra, da quasi quarant'anni si basa saldamente su questo principio. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta. Oggi, su questo principio quantomai d'attualità ci si mobiliterà ancora, in 174 paesi del mondo.

L'Earth Day 2009 segnerà l'inizio di una grande campagna di sensibilizzazione denominata dagli organizzatori 'Green Generation Campaign' i cui punti principali sono la ricerca di un futuro basato sulle energie rinnovabili, che ponga fine alla nostra comune dipendenza dai combustibili fossili, incluso il carbone. Un impegno personale a un consumo responsabile e sostenibile. La creazione di una 'economia verde' che tolga la gente dalla povertà con la creazione di milioni di 'posti di lavoro verdi' e trasformi anche il sistema educativo globale in un sistema educativo 'verde'. Il 22 aprile, Giorno della Terra, è l'occasione per migliaia di eventi organizzati in scuole, comunità, villaggi e città in tutto il mondo. In Italia, per il terzo anno consecutivo, a promuovere la manifestazione sarà Nat Geo Music, il canale musicale di National Geographic.

A Roma, in serata, è previsto un grande concerto a Piazza del Popolo, con Ben Harper e altri artisti internazionali e italiani. Nelle sale cinematografiche anteprima del film 'Earth - La nostra Terra' prodotto da DisneyNature, un inno alla Terra e alla sua bellezza. Il giornalino per bambini 'Topolino' ha annunciato un numero a 'impatto zero', con le emissioni di gas serra generate dalla produzione di ogni singola copia compensate con la creazione e la tutele di nuove foreste, in italia e nel mondo.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_936054697.html

martedì 14 aprile 2009

Santoro finisce sotto inchiesta

14/4/2009 (7:26) - TV E POLEMICA
Santoro finisce sotto inchiesta
Nuova bufera su Annozero, pioggia di accuse bipartisan per la puntata sull'Abruzzo
MARIA GRAZIA BRUZZONE
ROMA
Sciacallaggio culturale terrificante. In arrivo un nuovo editto bulgaro. La santa Pasqua non fa decantare il polverone sollevato intorno a Michele Santoro e alla puntata di Annozero dello scorso giovedì, dedicata al terremoto d’Abruzzo. Anzi. Le polemiche infuriano, in prima fila PDL e dipietristi spalleggiati dal Sinistra e libertà e Prc, col Pd nel mezzo. E salgono di tono ancor più, dopo che il direttore generale della Rai Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti hanno annunciato «approfondimenti» sulla questione. Un’iniziativa applaudita trasversalmente dai vicepresidenti della commissione di Vigilanza Lainati e Merlo. Mentre il presidente Zavoli, sollecitato dal centrodestra a intervenire, fa sapere che «la Vigilanza è pronta ad esprimere un giudizio sul parere equanime che i vertici Rai si formeranno dopo l’acquisizione dei dati». E i vertici di viale Mazzini non potevano restare immoti dopo che Gianfranco Fini domenica all’Aquila si è scagliato contro la «trasmissione indecente» e dopo che il premier Berlusconi, a ruota, ha sostenuto che «una tv pubblica non può comportarsi in questo modo».

Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.

E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200904articoli/42784girata.asp





n. 89 del 2009-04-14 pagina 3

La Rai ora si muove, sisma su Santoro
di Francesco Cramer

Primi effetti della denuncia del «Giornale» contro la puntata scandalo sull’emergenza terremoto. Garimberti e Masi, che guidano Viale Mazzini, preannunciano «tutti gli approfondimenti del caso»
ISOLATO Anche il Pd lo mette sotto processo: «È un cannibale, ha condotto un processo sommario»
RomaOra il terremoto si abbatte su Santoro. Da Viale Mazzini piombano i primi calcinacci sulla testa del conduttore, visto che i vertici della Tv di Stato hanno annunciato una sorta di inchiesta interna sul caso Annozero. Il sisma lo ha provocato lui giovedì sera, a macerie ancora calde. Il pistolotto di Travaglio, le stilettate a Bertolaso dell’eurodeputato Claudio Fava, i j’accuse dell’inviato Sandro Ruotolo alla Protezione civile, le imbarazzanti vignette di Vauro: in un crescendo wagneriano Annozero ha sparso veleno a piene mani, pigiando sul pedale della polemica politica, in barba a qualsiasi remora dettata dalla pietas. In studio soltanto il direttore del Giornale Mario Giordano e il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto a manifestare fastidio e indignazione per un giornalismo a tesi, mascherato da inchiesta.
La terra trema, governo ladro: e via a picchiare sulla Protezione civile, esaltata da tutto il mondo ma non dai Ruotoli e dai Santori nostrani. Il sisma prevedibile, i soccorsi senza responsabile, le risorse dirottate al G8 della Maddalena, e via via accusando fino alla satira da pelle d’oca sull’aumento delle cubature sì, ma dei cimiteri.
La stampa s’indigna, il cittadino s’infuria, la politica si turba e anche i vertici Rai s’inquietano. Al Giornale, ma non solo, arrivano valanghe di mail e di lettere di protesta: Santoro vergogna, è la sintesi di tutti gli interventi. Negli stadi di mezz’Italia si difende Bertolaso e compare pure uno striscione lungo mezza curva: «Vigili del fuoco, Croce rossa e Protezione civile orgoglio della Nazione. Giornalista infamone non hai il rispetto del dolore delle persone». Su Facebook è tutto un germogliare di gruppi anti Michele: «Quelli che odiano Annozero e Santoro», «Annozero la non democrazia di Santoro», «Mandiamo via Santoro», «Annozero? No grazie, io sto con la Protezione civile», «Dalla parte di Guido Bertolaso».
Nelle istituzioni il primo a scuotere la testa, la domenica di Pasqua, è il presidente della Camera Gianfranco Fini che liquida Annozero con un lapidario: «Indignazione profonda per una trasmissione indecente». Parla dall’Aquila, la terza carica dello Stato: «È stata l’unica nota stonata in questa tragedia: non si può speculare sulla tragedia solamente per l’indice d’ascolto». E il premier Berlusconi commenta caustico: «Una tv pubblica non può comportarsi in questo modo. Non parlo di quello (Santoro ndr), ho già detto abbastanza e credo che i fatti mi abbiano dato ragione». Digerire il cinismo santoriano è dura anche per molti di sinistra, tanto che l’onorevole Enzo Carra ammette: «Santoro è un cannibale: la sua tv è sale sulle ferite». E pure Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, rileva che il programma «ha sollevato molte critiche non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell’opera di soccorso».
Soltanto Di Pietro, stomaco di ferro, parte lancia in resta a difesa di Santoro. A sparare, quasi tutte le seconde file dell’Idv: Leoluca Orlando grida che «Vogliono mettere il bavaglio all’informazione»; Felice Belisario scomoda persino Gelli, la P2, l’attentato alla Costituzione. Insomma, lo sciame sismico investe pure la politica. Solitamente lesto a sostenere le procure, questa volta Marco Travaglio indossa la toga da legale e prova a difendere l’amico Michele: «Parlare delle inefficienze non vuol dire criticare quelli che hanno prestato soccorso, vuol dire criticare la macchina organizzativa».
E trema anche il palazzo di viale Mazzini. Il presidente della commissione di Vigilanza della Rai, Sergio Zavoli usa il bilancino: «È cruciale, in ogni caso, dar voce a istanze diverse, specie in un contesto che lasci spazio a critiche anche gravi, rivelatesi poi fondate, ma che abbia visto il Paese chinato su una tragedia in un sollecito, diffuso e responsabile atteggiamento di solidarietà». Il direttore generale della Rai Mauro Masi (nel tondo a destra) e il presidente Paolo Garimberti (nel tondo a sinistra), ribadiscono la piena solidarietà alla «Protezione civile che ha svolto e sta svolgendo in Abruzzo un lavoro straordinario ed encomiabile» e annunciano di aver avviato tutti gli approfondimenti previsti dai regolamenti per poi prendere delle iniziative. Masi aveva già espresso il suo apprezzamento al lavoro della Protezione civile, subito dopo la puntata di Annozero. Resta da capire ora quali misure saranno decise. Alla Rai per ora si tace. Una tirata d’orecchi? Una sanzione? Di certo non si ha voglia né di soprassedere, né di utilizzare armi che odorino di censura. Ci sarebbe il rischio di creare l’ennesimo mostro: il Michele-martire.


--------------------------------------------------------------------------------

© SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=343513

martedì 14 aprile

Annozero, la sinistra e il terremoto in Abruzzo: quali responsabilità?





Le critiche assurde e inutili.


E’ sotto gli occhi di tutti: dopo l’immane tragedia del terremoto in Abruzzo, la settimana scorsa, con 293 vittime, quarantamila sfollati e centinaia di case distrutte, si è immediatamente messa in moto la solidarietà degli italiani, con grande abnegazione e generosità.

Infiniti sono stati gli episodi di "eroismo" da parte dei soccorritori, dagli uomini della Protezione civile ai Vigili del Fuoco, dai militari ai cittadini volontari, che hanno fatto a gara, senza soste, notte e giorno, per salvare donne, vecchi e bambini, intrappolati sotto le macerie.

Il Governo italiano ha risposto tempestivamente alla tragedia con i provvedimenti d’urgenza: dalla realizzazione delle tendopoli e requisizioni di alberghi per l’accoglienza ai terremotati, all’allestimento di mense per migliaia di sfollati, alle prime misure legislative ed economiche per le famiglie senza tetto e senza lavoro.
E’ stato fatto, insomma, tutto quanto umanamente possibile, lottando contro il tempo e sotto le scosse di assestamento del terremoto, che ancora oggi si fanno sentire.

Il Presidente del Consiglio Berlusconi, più volte presente a L’ Aquila e dintorni, ha potuto constatare la tempestività e la professionalità dei soccorsi, ed anche il Presidente della Repubblica Napolitano ha elogiato, "senza riserve", i soccorritori.

Persino la stampa estera, dal settimanale inglese "The Economist" al quotidiano tedesco "FAR", ha lodato il comportamento degli italiani in questo frangente e "la reazione vigorosa e sicura" del Governo.

Non è quindi accettabile, e non per difendere il centro destra, l’atteggiamento di certa parte della sinistra, che, pur di andare contro il Governo, critica in modo fazioso e subdolo l’operato della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, e così via, pur di mettere in cattiva luce le istituzioni.

Anche queste sono azioni di sciacallaggio, simili, se non peggiori, a quelle che si verificano in questi giorni ad opera di comuni delinquenti che tentano di saccheggiare le case abbandonate.

Giovedì scorso, nel programma televisivo di Santoro, "Annozero", mentre ancora procedevano alacremente le opere di soccorso, si è fatto un processo: qualcuno ha concluso che "la Protezione civile non ha fatto nulla", e qualche ospite, riferendosi all’assenza di costruzioni anti-sismiche, ha spiegato che "il cuore del problema è il rapporto tra politica, appalti e imprese", mentre qualche altro ha accusato l’attuale Governo di "spendere i soldi per il Ponte sullo Stretto di Messina e per il G8 piuttosto che pensare ai terremotati...".

Ma è questa la "libertà di informazione" che intende Santoro? Ha ragione Aldo Grasso che, in un suo articolo sul Corriere della Sera, a proposito di "Annozero", chiude con la frase: "Santoro la chiama libertà d’informazione, ma, se esistono gli abusi edilizi, forse esistono anche gli abusi di libertà".

Evidentemente il dramma del terremoto non è servito a far capire che siamo tutti perdenti e che, come ha anche affermato il Presidente della Repubblica, "nessuno è senza colpa".

Le tragedie umane non hanno colore: non sono né di destra, né di sinistra. E gli italiani, quelli veri e onesti lo hanno dimostrato con la loro generosità e il loro altruismo.

http://www.agoravox.it/Annozero-la-sinistra-e-il.html

CHER MONSEIGNEUR, CHI DOVREBBE VERGOGNARSI DI DIRSI CATTOLICO?



lunedì 13 aprile 2009
CHER MONSEIGNEUR, CHI DOVREBBE VERGOGNARSI DI DIRSI CATTOLICO?

di Francesco Colafemmina


Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: arte contemporanea ed arte sacra sono due mondi incompatibili. Nell'esegesi estetica ci aiuta l'ultima folie del Vescovo di Gap, Mons. Jean Michel Di Falco Leandri. Egli ha infatti invitato l'artista (si fa per dire!) inglese Paul Fryer a collocare una sua installazione nella cattedrale di Gap. Si tratta di una statua di Cristo con le piaghe della passione, adagiato su una sedia elettrica. L'opera vorrebbe scandalizzare, paragonando il supplizio infamante di Cristo alla pena capitale contemporanea più nota.


L'effetto è disgustoso, soprattutto visto che questa statua è stata posta in una cappella della cattedrale di Gap, quasi si trattasse di una reinterpretazione della crocifissione.


Le ragioni sottese a questa operazione non possono che essere le seguenti:


a. Un appello contro la pena di morte: immaginate il Cristo ammazzato con la sedia elettrica? Pensate al supplizio dei poveri condannati del Texas o della California! Un no secco alla pena di morte - solito adagio di Pannella & co., sempre pronti a difendere dalla morte anche Saddam, ma intransigenti nel perpetrare l'omicidio di Eluana (evidentemente troppi digiuni fanno male al cervello!).


b. Un metodo scandaloso di far rivivere la morte di Cristo: la croce dell'epoca viene sostituita dal contemporaneo metodo più infamante di condanna capitale. Cristo venne trattato come uno dei malfattori di oggi, come un vile criminale ed ammazzato con uno strumento di tortura omologo alla sedia elettrica.
In entrambi i casi ci troviamo però dinanzi ad un assurdo teologico. La morte di Cristo e la Sua sofferenza non si limitano all'espressione "umana" e "figurata"; affondano piuttosto in una dimensione trascendente ed inintelligibile. Cristo prendendo su di sè i peccati dell'intera umanità non ha sofferto come un comune condannato a morte, ma, - se si ha fede in Lui - ha sofferto con una intensità incredibilmente superiore alla percezione umana. Quella sofferenza è un mistero che soltanto alcuni casi straordinari ci aiutano a comprendere. Ad esempio quello di Padre Pio. Il Santo di Pietrelcina, infatti, nella sofferenza terribile con cui ripercorreva il calvario di Gesù, tendeva la propria capacità di resistere e sopportare il dolore sino all'incoscienza, alla malattia costante, allo spasimo incredibile di febbri durante le quali raggiungeva temperature corporee superiori ai 44 gradi. E questo senza avere delle sintomatologie evidenti, ma soltanto perchè in quel modo il Santo assumeva su di sè i peccati di coloro che gli chiedevano di essere salvati.


Inoltre ritenere che il supplizio della sedia elettrica possa essere più impressionante e immediato di quello della croce è non solo da miopi, ma da ignoranti. Per quanto sia capitato in rari casi ad un condannato di sopravvivere alle altissime scosse per più dei 5-10 minuti soliti, la croce riservava al condannato un supplizio molto più lungo e duro, più sanguinoso, lacerante. L'agonia di Cristo è nota per la sua durata oltre che per l'intensità.


Tutto ciò sembra essere ignorato dal Vescovo di Gap, oltre che dall'artista Paul Fryer che è passato qualche anno fa dall'attività di dj per Fendi a quella di "artista" grazie anche al sodalizio con il billionaire idiot Damian Hirst (quello delle vacche in formalina per intenderci). E se si può condonare questa "ignoranza" a Paul Fryer, non lo stesso si può fare con Sua Eccellenza. Infatti il Vescovo di Gap è stato artefice del riconoscimento delle apparizioni della Vergine di Laus nel 2008. Di queste apparizioni che risalgono alla fine del 1600, fu protagonista una semplice pastorella, Benoite Rencurel. Alla venerabile Benoite apparve nel luglio del 1673, mentre era in preghiera dinanzi ad una croce, Cristo crocifisso e ricoperto di sangue. Da quel momento Benoite sentì su di sè le pene della passione di Cristo.

Ora, è evidente la contraddizione tra il Vescovo che sostituisce il Cristo in croce con un Cristo sulla sedia elettrica e quello che spinge per la beatificazione di Benoite Rencurel. Se questo Vescovo fosse coerente dovrebbe piuttosto ispirarsi alla venerabile pastorella e non irridere la Croce in questo tempo Pasquale! E poi è quanto meno assurdo che il Vescovo in questione non si sia preoccupato di analizzare l'opera di Paul Fryer, per comprendere il senso di quel manichino che ha installato in cattedrale.


Forse avrebbe dovuto leggere una recensione dello stesso Fryer a questo "studio" intitolato "Pietà":


I see my Pieta sculpture as depicting a manifestation of the image of the crucified Christ on the electric chair, rather than Jesus in the aftermath of electrocution. It is interesting to note that the word electrocution comes from a combination of execution and electricity and was coined in the 19th century to describe this particular method of capital punishment.
Just as the cross was the preferred method of execution in the Roman Empire at the time of Christ, the electric chair was the prevalent method in 20th-century America. If the technology had existed then He would probably have been electrocuted. Had that been the case, millions of people around the world would now be wearing miniature gold and silver electric chairs on chains around their necks.
Freedom is an interesting concept. If we all had complete freedom then bad people could murder with impunity, as well as commit any number of other crimes without fear of punishment. Others might be able to mete out capital punishment and imprisonment wherever they saw fit. It would all be fairly direct. Perhaps in that future there will be a point where the self-proclaimed authorities may be able to convince murderers to kill only other murderers, thus making the concept of capital punishment redundant. Perhaps they could televise it. In front of a studio audience.
Some people think the richer or more powerful one is, the more freedom one has. I'm not so sure. Consciousness is a kind of prison of its own, and we are all bound by gravity, old age and death. Most freedom, I suspect, is in the mind. As Genet said, the trick is to learn to visualize our chains as garlands of roses.


Come è possibile notare la recensione è divisa in due parti. Nella prima, come era piuttosto scontato che fosse, Fryer rimarca il paragone fra supplizio antico e supplizio moderno. Tra l'altro va detto che una delle ossessioni dell'artista britannico è l'elettricità, tema perennemente presente nelle sue installazioni, espressione di una forza tirannica e divina.


La seconda parte - senza un apparente filo logico - passa a sviluppare il tema della libertà. Parla della necessità di un freno alla libertà e della possibilità che un giorno le autorità possano indurre i criminali ad uccidersi a vicenda. E poi passa al concetto di libertà come ideale spirituale in un mondo in cui la coscienza è vista come una sorta di prigione: "la maggiore libertà io sospetto che si trovi nella mente". Dunque, se la punizione di Cristo corrisponde alla "gravità", al peso dei vincoli che crea la vita umana, l'immagine del Cristo morto sulla sedia elettrica dovrebbe indurci a liberare la mente dai vincoli della nostra coscienza? Mah... direi che il buon Fryer ha le idee un po' confuse. D'altra parte non ha proprio lui realizzato l'opera Demon: un trittico di demoni alati imprigionati in una rete di alta tensione mentre tentano di ascendere al cielo? C'è sempre un misto di esoterismo e di linguaggio iniziatico in queste opere, concetti che stonano con il cattolicesimo, ma interessano magari altri ambienti.


Ciò detto, viene da domandarsi come mai Mons. Jean Michel Di Falco Leandri, che passa per uno dei migliori comunicatori di Francia (presiede la commissione per le comunicazioni della Conferenza Episcopale Francese) abbia trovato opportuno o stimolante sostituire al crocifisso una sedia elettrica? Perchè l'artista potrà pure essere buddhista o ateo o gnostico o rosacrociano, non importa, ciò che importa è la ragione per cui un Vescovo debba consentirgli di esporre qualcosa di osceno in una chiesa!


Jean Michel Di Falco è però un vescovo "moderno" e forse anche un "cattolico adulto". Lui ha affermato in occasione della visita del Santo Padre in Francia, l'anno scorso, di essere "turbato" dalla "liberalizzazione" della "Messa di San Pio V", aggiungendo che la Messa tradizionale è appannaggio di estremisti di destra antisemiti, razzisti e xenofobi" (uhm...proprio le accuse rivolte a Williamson e quindi ai Levebvriani e...naturalmente al Santo Padre!).


E come se non bastasse, in occasione dell'ennesima futile polemica mediatica e massonica sul preservativo, sorta all'inizio del viaggio papale in Africa, non ha potuto tapparsi la bocca ed ha dichiarato: "se non si vuole essere suicidi nè omicidi bisogna usare il preservativo".


Ma la vera perla di questa rara specie di prelato risale al 12 Marzo scorso, quando rivelava al Figaro: "Ciò che mi inquieta veramente è vedere cattolici classici, fedeli alla Chiesa, fedeli al Papa, agitati. Non capiscono più. Sono scioccati fino a confidare: in questo momento si ha vergogna di dire che siamo cattolici!"


Oggi che Di Falco stacca Cristo dalla Croce e lo depone su una sedia elettrica chi dovrebbe vergognarsi di dirsi cattolico se non proprio lui?



Pubblicato da Francesco Colafemmina a 20.22


http://fidesetforma.blogspot.com/2009/04/cher-monseigneur-chi-dovrebbe.html

LA STATUA DI GESU' SULLA SEDIA ELETTRICA-BESTEMMIA


CENTRO ANTI-BLASFEMIA

LA STATUA DI GESU' SULLA SEDIA ELETTRICA

I CATTOLICI TENTANO DI ELIMINARE IL CROCIFISSO E SOSTITUIRLO CON FALSITA'
*******************************************************************************************************




Fa scandalo il Gesù sulla sedia elettrica voluto dal vescovo
13 Aprile 2009
L’opera del 2006 dell’artista inglese Fryer appartiene alla collezione dell’imprenditore del lusso Pinault.
L’immagine è impressionante - perché la scultura che raffigura il Cristo morto è decisamente realistica - e ha scosso i fedeli entrati nella cattedrale di Gap, nel sud della Francia, durante le festività pasquali: in fondo alla chiesa il corpo di Cristo non era più inchiodato alla croce, ma abbandonato su una sedia elettrica, con le cinture slacciate come dopo dopo lo shock della scossa, le braccia aperte, la corona di spine a cingere la testa.




La scultura di Fryer

Polemiche ci sono state, qualche fedele ha espresso la sua contrarietà, disorientato da questa lettura insolita della Passione di Cristo. Ma a proporre lo `scandalo´ e a far entrare in chiesa la scultura - opera del noto artista britannico Paul Fryer - non è stato qualche gruppo cattolico parrocchiale, giovanile, particolarmente inquieto, ma lo stesso vescovo della diocesi di Gap, mons. Jean-Michel di Falco.


--------------------------------------------------------------------------------


http://www.artmomo.com/blog/

*************************************************************************************************************************************


QUANTA FALSITA' NELLA STATUA CON GESU' SULLA SEDIA ELETTRICA
Infatti Gesù sulla sedia elettrica non è storico e nemmeno cristiano.
Perchè i cattolici predicano un altro Gesù ed un altro vangelo
Vediamo che Gesù poteva morire anche lapidato, impiccato, decapitato,
invece è morto in croce, e la croce è diventato il principale simbolo del cristianesimo.
Questa è stata la volonta di Dio, alla quale Gesù si è sottoposto.


I CORINTI: 1, 22-24

22 E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, 23 noi predichiamo Cristo crocifisso,
scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci,
predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.


La croce non solo ci rappresenta la morte di Gesù, ma la usiamo anche come simbolo della nostra morte
e la mettiamo sulle nostre tombe.
Mettereste sulla vostra tomba una sedia elettrica?
Certamente no, infatti questo sarebbe assurdo e ridicolo.


Gesù insegnando ai suoi discepoli annunciava che sarebbe stato crocifisso.

V.Giovanni

3,14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell`uomo,
15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".

8,28 Disse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell`uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso,
ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.
12,32 Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me". 33 Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

V.Matteo

20,17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: 18 "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell`uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte 19 e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".

26,1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2 "Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell`uomo sarà consegnato per essere crocifisso".

V.LUCA


24,1 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2 Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; 3 ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. 5 Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6 Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, 7 dicendo che bisognava che il Figlio dell`uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno". 8 Ed esse si ricordarono delle sue parole. 9 E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10 Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.

Gesù in croce cita il Salmo 21(22)

V.MATTEO
27,45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece

buio su tutta la terra. 46 Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio,

perché mi hai abbandonato?

Il Salmo 22 è stato scritto verso il 460 a.c, quando la morte

per crocifissione era totalmente sconosciuta in Israele,

eppure il Slmo 22 descrive la crocifissione di Gesù

nei minimi dettagli.

SALMO 21

(22)Preghiera del giusto sofferente
1 Al maestro del coro. Sull`aria: "Cerva dell`aurora".


Salmo. Di Davide.



2 Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Tu sei lontano dalla mia salvezza":

sono le parole del mio lamento.

3 Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,

grido di notte e non trovo riposo.



4 Eppure tu abiti la santa dimora,

tu, lode di Israele.

5 In te hanno sperato i nostri padri,

hanno sperato e tu li hai liberati;

6 a te gridarono e furono salvati,

sperando in te non rimasero delusi.



7 Ma io sono verme, non uomo,

infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

8 Mi scherniscono quelli che mi vedono,

storcono le labbra, scuotono il capo:

9 Si è affidato al Signore, lui lo scampi;

lo liberi, se è suo amico". 10 Sei tu che mi hai tratto dal grembo,

mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.

11 Al mio nascere tu mi hai raccolto,

dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

12 Da me non stare lontano,

poiché l`angoscia è vicina

e nessuno mi aiuta.



13 Mi circondano tori numerosi,

mi assediano tori di Basan.

14 Spalancano contro di me la loro bocca

come leone che sbrana e ruggisce.

15 Come acqua sono versato,

sono slogate tutte le mie ossa.

Il mio cuore è come cera,

si fonde in mezzo alle mie viscere.

16 E` arido come un coccio il mio palato,

la mia lingua si è incollata alla gola,

su polvere di morte mi hai deposto.



17 Un branco di cani mi circonda,

mi assedia una banda di malvagi;

hanno forato le mie mani e i miei piedi,

18 posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano, mi osservano:

19 si dividono le mie vesti,

sul mio vestito gettano la sorte.



20 Ma tu, Signore, non stare lontano,

mia forza, accorri in mio aiuto.

21 Scampami dalla spada,

dalle unghie del cane la mia vita.

22 Salvami dalla bocca del leone

e dalle corna dei bufali.

23 Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,

ti loderò in mezzo all`assemblea.



24 Lodate il Signore, voi che lo temete,

gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,

lo tema tutta la stirpe di Israele;

25 perché egli non ha disprezzato

né sdegnato l`afflizione del misero,

non gli ha nascosto il suo volto,

ma, al suo grido d`aiuto, lo ha esaudito.



26 Sei tu la mia lode nella grande assemblea,

scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

27 I poveri mangeranno e saranno saziati,

loderanno il Signore quanti lo cercano:

"Viva il loro cuore per sempre".

28 Ricorderanno e torneranno al Signore

tutti i confini della terra,

si prostreranno davanti a lui

tutte le famiglie dei popoli.

29 Poiché il regno è del Signore,

egli domina su tutte le nazioni.

30 A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,

davanti a lui si curveranno

quanti discendono nella polvere.



E io vivrò per lui,

31 lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

32 annunzieranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

"Ecco l`opera del Signore!".


QUINDI LA CROCIFISSIONE DI GESU' ERA STATA
STABILITA DALL'ALTISSIMO. DIO HA VOLUTO COSI'.
Per il cristiano è importante seguire i Vangeli, e non insegnamenti umani.
Gesù sulla sedia elettrica non è Vangelo è una falsa bestemmia
inventata da Paul Fryer.
Chi accetta la statua con Gesù sulla sedia elettrica è un falso cristiano,
che rinnega la croce di Gesù,
quindi un dannato bestemmiatore.


Citazioni Bibbia Tilc e Cei
http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

IL FILM BLASFEMO " TUTTA COLPA DI GIUDA "


CENTRO ANTI-BLASFEMIA
8 Aprile 2009
IL FILM BLASFEMO " TUTTA COLPA DI GIUDA "
NELLE SALE PROPRIO A PASQUA-VERGOGNA!



http://www.screenweek.it/film/20219-Tutta-colpa-di-Giuda

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
TUTTA COLPA DI GIUDA

Il film “Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica” è scritto, prodotto e diretto da Davide Ferrario. Nella trama del film si mescolano le vicende di personaggi davvero particolari: la scombinata regista teatrale d’ avanguardia Irena Mirkovic (interpretata dall’ attrice Kasia Smutniak), il problematico direttore di carcere Libero Tarsitano (interpretato dall’ attore Fabio Troiano), il curioso prete Don Iridio con velleità artistiche (interpretato da Gianluca Gobbi), Suor Bonaria (interpretata da Luciana Littizzetto) e un gruppo di detenuti-attori del carcere di Torino con cui il regista Davide Ferrario lavora da anni. Sono questi gli elementi della nuova “commedia con musica” del film “Tutta colpa di Giuda” con cui Davide Ferrario ritorna al cinema di finzione dopo il fortunato “Dopo mezzanotte” e la parentesi del film-documentario pluripremiato “La strada di Levi”.
Il film “Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica” è stato girato quasi interamente nel penitenziario Vallette di Torino con detenuti e agenti veri, ma nonostante l’ ambientazione reale, il film non è il tipico dramma carcerario. Al contrario, il film “Tutta colpa di Giuda” è l’ imprevedibile storia della messa in scena di una paradossale Passione Pasquale, piena di musica e coreografie. In questo senso il film “Tutta colpa di Giuda” è una commedia “carceraria” all’ insegna della musica: il film racconta infatti la storia della regista Irena Mirkovic (Kasia Smutniak) che su richiesta del cappellano del carcere Don Iridio (Gianluca Gobbi), a scopo educativo, deve mettere in scena la Passione di Cristo.
Il film “Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica” uscirà al cinema dal 10 Aprile 2009.

LA TRAMA DEL FILM “TUTTA COLPA DI GIUDA - UNA COMMEDIA CON MUSICA”
Quando la regista Irena Mirkovic (Kasia Smutniak) accetta di collaborare con Don Iridio (Gianluca Gobbi) per la messa in scena di una “Passione Pasquale” in un carcere, non sa che la sua vita sta per cambiare. L’ incontro con il direttore del carcere Libero Tarsitano (Fabio Troiano) spingerà Irena a chiudere la sua relazione con il fidanzato-attore Cristiano (interpretato dall’ attore Cristiano Godano), ma Irena si troverà anche di fronte ad un problema: dopo aver conquistato la fiducia dei detenuti del carcere, Irena capisce che nessun detenuto vuole interpretare la parte di Giuda, per motivi che in un carcere sono chiari a tutti. Oltre a questo inconveniente, c’è anche chi è contrario allo spettacolo: Suor Bonaria (Luciana Littizzetto), una religiosa inflessibile ma dotata anche di spirito molto pratico.
La soluzione per Irena è una sola: se Giuda non si trova bisogna ripensare e riscrivere la storia di Gesù in un altro modo, una storia senza tradimento, senza condanna, senza punizione e morte. Insomma, una storia che finisce bene. I detenuti del carcere del resto apprezzano questa scelta, purché sia contro la galera !

IL TRAILER DEL FILM “Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica” (con Luciana Littizzetto)



http://www.iocinemablog.it/luciana-littizzetto-nel-film-tutta-colpa-di-giuda-una-commedia-con-musica-in-uscita-al-cinema-dal-10-aprile/1107


*****************************************************************************************************************

IL FILM BLASFEMO " TUTTA COLPA DI GIUDA "

Qual'è il messaggio di questo film blasfemo?
Davide Ferrario è ateo, e vuole che tutti diventano atei come lui.
Quindi con la scusa del musical Jesus Christ recitato dai detenuti, e con l'invenzione tutta falsa che nessun carcerato
vuole fare la parte di Giuda, Ferrario si sente libero di cambiare Gesù e il vangelo, quindi non c'è tradimento e morte.
Ora questa fantasia blasfema che utilità ha?
E' una fantasia-spazzatura delle peggiori, anti-storica e anti-cristiana.
Noi credenti e chi ancora non crede
non abbiamo bisogno di Gesù e vangeli inventati da atei come Ferrario,
ma di storia e certezze, di religione e santi insegnamenti, che solo il Nuovo Testamento può darci.
Ancora, il film e' nelle sale a Pasqua, ed è proprio una bestemmia contro la S.Pasqua,
infatti, in quest'opera blasfema non c'è la morte e la risurezione di Gesù, che bravi !

AVVERTIMENTO PER TUTTI COLORO CHE SI PERMETTONO DI FALSIFICARE GESU'
CON CALUNNIE E BESTEMMIE

**********************************************
Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo Giudice di tutta la terra,
e non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo, agnostico, pagano o falso cristiano.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con Lui.

CHI NON CREDE IN GESU' NON SI SALVA

V.Giovanni: 3, 35-36
3,35Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.
Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la collera di Dio.

V.Giovanni: 8, 23-24
8,23Gesù rispose: " Voi siete della terra; io sono del cielo. Voi appartenete a questo mondo, io non appartengo a questo mondo.
24Vi ho detto che andrete in rovina per i vostri peccati. IO SONO: se non credete questo, andrete in rovina per i vostri peccati" .

V.Matteo: 10, 32-33
10,32"Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei,
davanti al Padre mio che è in cielo. 33Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli,
anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo.

V.Marco: 8,38

8, 38Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa gente infedele e piena di peccati,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando ritornerà, glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli santi".
V.Marco: 16, 16
16,16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato.


PER CHI BESTEMMIA E DICE COSE FALSE

V.Matteo : 12, 30-32

12,30"Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto.
31"Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati,
ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato.
32Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro
lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai.

V.Matteo: 12, 36-37
12,36"Vi assicuro che nel giorno del giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto:
37perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere condannati o a essere riconosciuti innocenti".

GESU' PUNIRA' I PECCATORI
V.Matteo: 13, 40-43

10,40"Come l'erba cattiva è raccolta e bruciata nel fuoco, così si farà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli,
ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di ostacolo agli altri e quelli che fanno il male.
42Li getteranno nel grande forno di fuoco. Là piangeranno come disperati. 43Invece, quelli che fanno la volontà di Dio,
quel giorno saranno splendenti come il sole nel regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di capire".

V.Matteo: 16, 27
16,27"Il Figlio dell'uomo ritornerà glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli.
Allora egli darà a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno avrà fatto.


GESU' AVVERTE I FALSI CRISTIANI

V.Matteo: 7, 21-23
7,21"Non tutti quelli che dicono: "Signore, Signore!" entreranno nel regno di Dio.
Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è in cielo.
22Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: "Signore, Signore!
Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo
scacciato demòni e abbiamo fatto molti miracoli".
23"Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente malvagia!".



ANCHE SAN PAOLO DONA UN DURO AVVERTIMENTO A CHI RACCONTA FALSI VANGELI
Galati: 1, 6-9
1,6Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamati a ricevere la sua grazia donata a voi per mezzo di Cristo,
e voi gli voltate così presto le spalle per ascoltare un altro messaggio di salvezza! 7In realtà, un altro non c'è.
Esistono solamente alcuni che vi confondono le idee. Essi vogliono cambiare il vangelo di Cristo.
8Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che io vi ho annunziata:
anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal cielo. 9Sì! L'ho detto e lo ripeto:
chiunque vi annunzia una salvezza diversa da quella che avete ricevuto, sia maledetto.

Citazioni Bibbia Tilc
http://www.bibbiaedu.it/bibbia/interconfessionale/nt/index.html


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

LACHIESA CATTOLICA FESTEGGIA LA S.PASQUA CON JCS


CENTRO ANTI-BLASFEMIA
30 MARZO 2009

LA CHIESA CATTOLICA SI APPRESTA A FESTEGGIARE LA SANTA PASQUA
IN MOLTE PARROCCHIE ITALIANE INSIEME ALLE SACRE LITURGIE VIENE
ANCHE RAPPRESENTATO IN CHIESA IL MUSICAL BLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR
COME NELLA CHIESA DI SANTO STEFANO DI NERVIANO E DEL CRISTO RISORTO DI PADERGNONE

********************************************************************************************************
CHIESA DI SANTO STEFANO A NERVIANO






Parrocchia
Santo Stefano Protomartire
in Nerviano (Milano).
Decanato del Villoresi.
Arcidiocesi di Milano

http://www.parrocchiasstefano.it/sito_parrocchia/02_agenda/agenda_2009/13_agenda%2029%20marzo_2009.pdf

Pubblicato il: 24/03/2009
Chiesa di S.Stefano - 03 Aprile 2009 - ore 21.00

JESUS CHRIST SUPERSTAR

L'Associazione Collage in collaborazione con la Parrocchia S.Stefano e il Comune di Nerviano organizza la rappresentazione del musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Jesus Christ Superstar verrà portato in scena dalla Compagnia della Gru nella Chiesa di S.Stefano venerdì 3 Aprile alle 21.00.



http://www.comune.nerviano.mi.it/?ID=827


*********************************************************************************************************
CIESA DI CRISTO RISORTO A PADERGNONE


Chiesa di Cristo Risorto Padergnone (Trento)

http://www.parrocchiasaiano.it/Pagine/Parrocchie%20Rodengo%20Padergnone/ParrocchiaPadergnone/ParrocchiaPadergnone.html

Musical: Jesus Christ Superstar per voci soliste e banda






Posted Marzo 12th, 2009 by capitolium



Inizio:04 Aprile 2009 - 15:00
Fine:05 Aprile 2009 - 00:00
4 aprile, 20:45, concerto del Corpo Musicale Raineri "Musical: Jesus Christ Superstar" per voci soliste e banda.

Evento: "Musical: Jesus Christ Supersta"r per voci soliste e banda
in collaborazione con Gruppo Caronte
Dove: presso la Chiesa di Cristo Risorto (Padergnone)
Quando: 4 aprile, ore 20:45


http://www.rodengosaiano.net/?q=node/679

******************************************************************************************************************************************

QUINDI LA CHIESA CATTOLICA PREDICA UN ALTRO VANGELO JESUS CHRIST SUPERSTAR

UN VANGELO BLASFEMO INVENTATO DAGLI ATEI ANDREW LLOYD WEBBER E TIM RICE

Quanta ipocrisia regna nella Chiesa Cattolica, e nessuno ne parla!
Da molto tempo c'è questo atteggiamento blasfemo. Già negli anni '70, mentre in tutta Italia le canzoni del musical blasfemo Jesus Christ Supertstar erano censurate,

venivano radiotrasmesse da Radio-Vaticana. La Jesus Christ Superstar ormai è diventata un opera di culto cattolico,

perfino ai bambini lo fanno recitare sull'altare delle chiese; vediamo le bambine che cantano a Gesù un amore sessuale,

definendolo uno dei tanti che va a prostitute, e i bambini fanno la parte di un Gesù cattivo che manda via con crudeltà,

i malati che gli chiedono aiuto; un Gesù che si arrabbia contro l'Onnipotente, perché lo fa morire senza un motivo.
Quante bestemmie! Tutto accade anche perché molti cattolici sono ignoranti e non posseggono Bibbie, ne conoscono il Vangelo;

in chiesa nemmeno si legge il Vangelo, si preferiscono citazioni da religioni pagane.

******************************************************************


JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, sono agnostci, non credono in Gesù.
Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso pofeta, sciocco
e libertino, mentre il vero sapiente era solo Giuda, l'unico che capiva come andavano le cose.
Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio di Dio.
All'inizio, vediamo che la prostituta Maria Maddalena, riesce a sedurre Gesù con le sue arti,
lo cosparge di mirra, lo coccola, l'accarezza. Giuda vedendo questo,critica Gesù di essere
immorale, e fare il contrario di ciò che insegna. Intanto Gesù e Maddalena, vivono insieme
giorno e notte, lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli sussurra di stare
calmo, di rilassarsi e chiudere gli occhi, mentre lei baderà a lui e lo rinfrescherà con la
mirrà. Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena descrive il suo
amore per Gesù;
"Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
Dovrei violentarlo?
Dovrei gridare e urlare?
Dare sfogo ai mii sentimenti?
Poi,se mi dicesse che mi ama,
non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
Lo voglio così,l'amo così".
Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù, non è altro che uno dei
suoi tanti amanti, è solo un uomo, un uomo come gli altri che vanno a protitute.
Quindi nel Musical JCS, Gesù è un libertino peccatore, non è finita qui, la dissacrazione continua.
Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio. Quando una folla di bisognosi e malati,
e lebbrosi preme per ricevere guarigioni, conforto e consolazione,
Gesù dice loro con furia: "Siete troppi-non spingete! Non ce la faccio, non premete!
Guaritevi da soli, lasciatmi in pace". Questa è la pura e semplice negazone della
più importante verità del vangelo: la divinità del Signore Gesù.
Gesù, nel Musical non solo è libertino e malvagio, è anche un essere insicuro, triste, stanco,
è confuso e no sa realmente chi è, perché deve morire,e si ribbella a Dio, perché lo fa morire
senza un motivo: "Mostrami adesso che non sarò ucciso invano..........................................
.....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire. Sei molto astuto sul dove e sul come, ma non così
esperto sul perché". Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio, e poi continua a urlare a Dio,
dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea, vere bstemmie
che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato: "Dio!Non saprò mai perchè mi hai scelto per il tuo
crimine, il tuo ripugnante, crudele crimine! Tu mi hai assssinato!"
Però poi nel Musical, vediamo che Giuda, dopo essersi impiccato, muore e diventa un Angelo,
e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova sulla croce,dicendogli
che si è fatto crocifiggere invano.
Gesù, nel Musical, muore crocifisso, non risorge, infatti non è Figlio di Dio ma un pazzo peccatore
libertino e malvagio.
Che atei amino questo Musical è normale, ma chi si dice cristiano ed accetta questo Musical,
nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio, le Sacre Scritture e il Signore Gesù.
Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non sarebe mai nato,
e nessuno conoscerebbe Gesù ora.

******************************************


AVVERTIMENTO PER TUTTI COLORO CHE SI PERMETTONO DI FALSIFICARE GESU'
CON CALUNNIE E BESTEMMIE

**********************************************
Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo Giudice di tutta la terra,
e non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo, agnostico, pagano o falso cristiano.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con Lui.

CHI NON CREDE IN GESU' NON SI SALVA

V.Giovanni: 3, 35-36
3,35Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.
Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la collera di Dio.

V.Giovanni: 8, 23-24
8,23Gesù rispose: " Voi siete della terra; io sono del cielo. Voi appartenete a questo mondo, io non appartengo a questo mondo.
24Vi ho detto che andrete in rovina per i vostri peccati. IO SONO: se non credete questo, andrete in rovina per i vostri peccati" .

V.Matteo: 10, 32-33
10,32"Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei,
davanti al Padre mio che è in cielo. 33Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli,
anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo.

V.Marco: 8,38

8, 38Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa gente infedele e piena di peccati,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando ritornerà, glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli santi".
V.Marco: 16, 16
16,16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato.


PER CHI BESTEMMIA E DICE COSE FALSE

V.Matteo : 12, 30-32

12,30"Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto.
31"Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati,
ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato.
32Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro
lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai.

V.Matteo: 12, 36-37
12,36"Vi assicuro che nel giorno del giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto:
37perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere condannati o a essere riconosciuti innocenti".

GESU' PUNIRA' I PECCATORI
V.Matteo: 13, 40-43

10,40"Come l'erba cattiva è raccolta e bruciata nel fuoco, così si farà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli,
ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di ostacolo agli altri e quelli che fanno il male.
42Li getteranno nel grande forno di fuoco. Là piangeranno come disperati. 43Invece, quelli che fanno la volontà di Dio,
quel giorno saranno splendenti come il sole nel regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di capire".

V.Matteo: 16, 27
16,27"Il Figlio dell'uomo ritornerà glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli.
Allora egli darà a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno avrà fatto.


GESU' AVVERTE I FALSI CRISTIANI

V.Matteo: 7, 21-23
7,21"Non tutti quelli che dicono: "Signore, Signore!" entreranno nel regno di Dio.
Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è in cielo.
22Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: "Signore, Signore!
Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo
scacciato demòni e abbiamo fatto molti miracoli".
23"Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente malvagia!".



ANCHE SAN PAOLO DONA UN DURO AVVERTIMENTO A CHI RACCONTA FALSI VANGELI
Galati: 1, 6-9
1,6Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamati a ricevere la sua grazia donata a voi per mezzo di Cristo,
e voi gli voltate così presto le spalle per ascoltare un altro messaggio di salvezza! 7In realtà, un altro non c'è.
Esistono solamente alcuni che vi confondono le idee. Essi vogliono cambiare il vangelo di Cristo.
8Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che io vi ho annunziata:
anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal cielo. 9Sì! L'ho detto e lo ripeto:
chiunque vi annunzia una salvezza diversa da quella che avete ricevuto, sia maledetto.

Citazioni Bibbia Tilc
http://www.bibbiaedu.it/bibbia/interconfessionale/nt/index.html


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

IL MUSICAL " MEDITANDO LA PASSIONE "


CENTRO ANTI-BLASFEMIA
I CATTOLICI NON HANNO PIU' TIMORE DI DIO
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
IL MUSICAL " MEDITANDO LA PASSIONE "


Nel musical dei ragazzi recitano, cantano e ballano la Passione di Gesù, una specie del blasfemo Jesus Christ Superstar,
ma di livello artistico mediocre, dai tratti buffi, comici e irriverenti, per non parlare della locandina,
dove i ragazzi senza alcun timore di Dio, vi si mettono a cavalcioni, come se fosse una panchina o un muretto.
Qui ci troviamo difronte ad un atteggiamento pagano, infatti i pagani adoravano i loro dei con balli osceni.
Povera Chiesa Cattolica, come è cambiata, ormai siamo nell'era dell'Apostasia!

http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

********************************************************************************************************************





Il musical “Meditando la Passione”recitatoda oltre 150 giovani (dai 16 ai 32 anni) dall’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace,
promosso dal Movimento Apostolico.Si tratta di una sacra rappresentazione teatrale ideata, scritta e musicata da Cettina Marraffa,
presidente del Movimento.

«La finalità di “Meditando la Passione” – afferma la Marraffa – è il desiderio di suscitare quella fede nel mistero di Cristo morto e risorto».
Abbiamo voluto coinvolgere i giovani perché sono loro il futuro della Chiesa di domani. Per motivarli, però, c’era bisogno di un qualcosa che rispecchiasse la loro natura, qualcosa di dinamico: ecco qui che è nata l’idea del musical, che dà la possibilità di esprimere se stessi e alternare recitazione, ballo e canto». Si tratta di giovani, quasi tutti universitari, che vivono da anni la spiritualità del Movimento, sostenuti da interpreti di maggior esperienza, soprattutto nel ruolo dei personaggi più delicati: «Ci tengo a sottolineare – precisa ancora Cettina Marraffa – che sono attori non professionisti che si sono messi in gioco per testimoniare e proclamare con coraggio la loro fede, e tutto ciò che ne scaturisce è espressione del loro sentire».

Saranno otto le scene e ricostruiranno le ultime ore della vita di Gesù: dall’arrivo trionfale in Gerusalemme alla Resurrezione, accompagnate da melodie musicali capaci di dare forza e significato agli eventi narrati. «Lo spettatore si trova immerso, così, nel passato della Passione, filtrato dall’attualità del presente e rivive in prima persona la trama del racconto», spiega monsignor Costantino di Bruno, assistente ecclesiastico centrale del Movimento. Ciò che ha spinto la Marraffa è stato «la volontà di rimanere fedeli alla verità evangelica – ricorda ancora monsignor di Bruno –, attraverso il distacco da tutto ciò che è invenzione, fantasia, artificio scenico. Nulla è tradito o alterato, nessuna verità sacrificata agli effetti speciali con l’intento di stupire».

Suggestiva l’immagine scelta per la locandina di presentazione del musical: un fotogramma della rappresentazione in cui è visibile una croce, priva del Cristo, cui sono aggrappati, in pose diverse, vari attori-ballerini, a significare che la croce non è Morte ma Vita, eterna alleanza tra Dio e il suo popolo, come il tralcio unito indissolubilmente alla vite ».

http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=4614

CENTRO RELIGIONE CRISTIANA
RIFLESSIONE SULLA LOCANDINA DEL MUSICAL DISSACRANTE " MEDITANDO LA PASSIONE "



Riflessione sulla locandina del musical dissacrante " Meditando la Passione".
Nella locandina vediamo l'atteggiamento dei ragazzi d'oggi che burlano il crocifisso,
si proprio il simbolo piu' sacro della religione cristiana, viene trattato come un palo
da giochi circensi. Ora se non rispettano la S.Croce del Signore Gesù,
come possono rispettare il Signore stesso ?
Ci chiediamo questi commedianti si comporterebbero così sulla tomba dei loro cari,
sulla lapide e la croce ?
Certamente no, infatti hanno rispetto per la tomba dei loro cari, che riempiono di fiori
e ornamenti.
Quindi se non c'è rispetto, non c'è amore, e nemmeno fede e timore di Dio,
quindi giocano con Gesù e i simboli del cristianresimo.
Non ci dobbiamo meravigliare se presso le scuole gli studenti bruciano il crocifisso,
la Chiesa dovrebbe essere il buono esempio, ma vediamo che la Chiesa è il cattivo
esempio, ecco come giudicano la locandina del Musical le autorità cattoliche:

("Suggestiva l’immagine scelta per la locandina di presentazione del
musical: un fotogramma della rappresentazione in cui è visibile una
croce, priva del Cristo, cui sono aggrappati, in pose diverse, vari
attori-ballerini, a significare che la croce non è Morte ma Vita,
eterna alleanza tra Dio e il suo popolo, come il tralcio unito
indissolubilmente "
Diocesi di Roma)
Quindi ormai il cattolicesimo ha perso la rotta della salvezza!



http://groups.google.com/group/centro-religione-cristiana?hl=it

sabato 11 aprile 2009

A Cagliari in 2000 per la Processione

Sabato 11 aprile 2009 12.51

Venerdì Santo, fedeli in preghiera
A Cagliari in 2000 per la Processione

La processione del Venerdì Santo a Cagliari


Fedeli in preghiera per il Venerdì Santo. Oltre duemila persone hanno partecipato, ieri pomeriggio, alla tradizionale processione del Venerdì Santo nel centro storico di Cagliari

Mille mani cercano di toccare l'antico simulacro, altre lo sfiorano. È l'abito nero della Madonna che scandisce il lutto: quello della morte di Gesù. Sono state le strade stracolme di fedeli le protagoniste del venerdì santo con le processioni del Cristo morto. Tre distinti appuntamenti, identico lo spirito per ricordare la morte di Gesù. La più suggestiva è quella dell'arciconfraternita della Solitudine: il settecentesco simulacro del Cristo ha lasciato la chiesetta nel quartiere di Villanova alle 13.15, quello della Addolorata qualche minuto più tardi.

IL CORTEO Quasi impossibile farsi largo tra la marea di fedeli (più di duemila): c'era chi pregava, chi diceva ''Gesù quest'anno ho lasciato a casa le stampelle e sono qui'', altri appoggiavano un biglietto sulla statua dell'Addolorata per chiedere una grazia. Il rullare dei tamburi e gli stendardi neri con i momenti della Passione hanno aperto la processione, ma sono state soprattutto l'emozione e la fede a scandire ogni attimo. Lasciata via San Giovanni, ecco il grande abbraccio con piazza Costituzione, prima di arrampicarsi per Castello.

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/115726

venerdì 10 aprile 2009

SOLENNI FUNERALI PER LE VITTIME DEL TERREMOTO DELL'AQUILA DEL 5 APRILE




CENTRO RELIGIONE CRISTIANA
VENERDI SANTO 10 APRILE 2009
SOLENNI FUNERALI PER LE VITTIME DEL TERREMOTO DELL'AQUILA DEL 5 APRILE
===================================================
CI UNIAMO AL DOLORE DEI PARENTI DELLE VITTIME ED ESPRIMIAMO IL PIU' GRANDE CORDOGLIO
E OFFRIAMO LE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE E PROMETTIAMO DI PREGARE PER I LORO CARI
CHE HANNO LASCIATO QUESTO MONDO TRAGICAMENTE.
OGGI SI COMMEMORA QUESTO FUNERALE PROPRIO QUANDO RICORRE IL GIORNO DELLA PASSIONE E MORTE DI GESU' .
QUESTE DUE RICORRENZE INSIEME SONO UN GRIDO DI DOLORE INFINITO VERSO IL CIELO.





http://groups.google.com/group/centro-religione-cristiana?hl=it






L'AQUILA - Oltre cinquemila persone - secondo le stime delle forze dell'ordine -

si sono riunite all'Aquila ad assistere ai funerali delle vittime del terremoto che ha colpito la regione.

La cerimonia solenne è iniziata questa mattina e si è conclusa nel primo pomeriggio,

alla presenza del capo dello Stato italiano, Giorgio Napolitano, e delle più alte cariche istituzionali del Paese.
Sull'altare allestito nella piazza d'Armi della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza i circa 1.600 parenti delle

vittime hanno cominciato ad affluire sin dal primo mattino. Ognuno di essi ha accompagnato i solenni funerali

di 205 delle 290 persone rimaste sotto le macerie la notte del 6 aprile scorso.
Duecentocinque bare allineate su quattro file nell'ampio piazzale della caserma,

molte sormontate da quelle bianche e piccole dei bambini. Appena mezzo metro quella del più giovane,

un bimbo di soli cinque mesi.
Più in là, nelle città ferite, il lavoro dei volontari è proseguito senza sosta, fra le macerie,

insieme a quello delle squadre antisciacallaggio.
E anche durante i funerali si sono avvertite scosse, una sola di magnitudo 2,5.
Intanto è salito a 290 i numero ufficiale dei morti causati dal terremoto di lunedì.

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.cdt.ch/files/images/f_43e11a93d20814f2c1a4078f31818e40.jpg&imgrefurl=http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/3385/cinquemila-persone-ai-funerali.html&usg=__QKqDRti5KzjRyiC3k-tkq9WH2fE=&h=327&w=436&sz=87&hl=it&start=11&sig2=xoMTTUibWsrJuprDFhMu4g&um=1&tbnid=gw7E1nH4lmKhUM:&tbnh=95&tbnw=126&prev=/images%3Fq%3Dfunerali%2Bterremoto%2Bin%2Babruzzo%26hl%3Dit%26lr%3D%26rlz%3D1G1GGLQ_ITXX257%26sa%3DN%26um%3D1&ei=Zr3fSdKMMMaPsAb_u7meDA

In migliaia ai funerali delle vittime del terremoto

Roma | 10 aprile 2009
In migliaia ai funerali delle vittime del terremoto

Una scossa di magnitudo 3.1 e'stata registrata alle 21:07 dagli strumenti dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia. L'epicentro del sisma e'stato localizzato, ha reso noto il dipartimento della ProtezioneCivile, nei comuni dell'Aquila, Popoli e Collimento.

Il Papa e la Via Crucis
Il Papa ha invitato i fedeli presenti alla tradizionale Via crucis al Colosseo a pregare "con tutti gli addolorati, tutti i sofferenti della terra terremotata dell'Aquila, preghiamo perche' appaia anche a loro la luce del Risorto".

Funerali di Stato
Davanti alla tragedia del terremoto dell'Abruzzo oggi "si raccoglie l'Italia intera che ha dimostrato anche in questa difficile prova, quanto saldi siano i suoi valori della solidarieta' e della fraternita' che la segnano in profondita'". Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone nell'omelia della messa esequiale.

5000 persone sono accorse alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall'Aquila, per i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. 205 le bare allineate (le altre vittime identificate avranno funerali altrove), 1600 sedie, quante i parenti delle vittime. Su ogni bara c'e' un orchidea, gialla, bianca, o rossa. Dietro alle bare e' stato allestito l'altare dove viene officiato il rito funebre che è presiduto dal cardinale Tarcisio Bertone e dall'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, alla presenza delle piu' alte cariche dello Stato.

Per consentire lo svolgimento dei funerali, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la crocefissione di Gesu', e' arrivata la dispensa straordinaria del Papa.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e' giunto nel piazzale della scuola ispettori della Guardia di Finanza dell'Aquila dove si tiene il funerale collettivo per le vittime del sisma. Al suo arrivo il capo dello Stato ha salutato le autorita' locali e poi ha preso posto tra i presidenti della Camera Gianfranco Fini e Renato Schifani, accanto a loro in prima fila il sottosegretario Gianni Letta e l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha scelto di prendere posto tra i parenti e non tra le autorita'.

La disposizione delle bare, davanti all'altare allestito sulla scalinata che conduce al Palazzetto dello Sport, e' iniziata nella notte. Un lento e silenzioso rituale, mentre nelle tendopoli gli sfollati battevano i denti dal freddo - il termometro si e' fermato a 3 gradi - e dalla paura di nuovi scossoni.

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=114212



Sale a 290 il bilancio delle vittime. Mamma e figlia trovate sotto le macerie.


Una palazzina lesionata
Vedi anche ~ In migliaia ai funerali delle vittime del terremoto
Con il ritrovamento del cadavere di un uomo estratto dalle macerie di un palazzo crollato in via XX Settembre, e' salito in serata a 290 il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto dell'Aquila.

Luisa Fusari di 53 anni e di Patrizia Fabaro, 18 anni, mamma e figlia erano state ritrovate questa mattina dai vigili del fuoco sotto le macerie di uno stabile di via Roma a L'Aquila. Le due donne sarebbero entrate in casa per recuparare i vestiti. La forte scossa delle 22 di ieri è stata fatale.

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=114236
Proclamato il lutto nazionale: a piangere i caduti dell'Aquila sara' tutta l'Italia.

Il Papa: immane tragedia, ma continuare a sperare
Il Papa e' "spiritualmente vicino" "in queste ore drammatiche" alle persone colpite dalla "immane tragedia del terremoto", implora "da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa dei feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto". Benedetto XVI lo afferma nel messaggio letto dal suo segretario personale mons.Georg Gaenswein, durante il funerale solenne delle vittime del sisma.

Berlusconi: momento di grande commozione
"Oggi e' un momento di grande commozione, come si fa a non commuoversi in un momento di grande dolore? Sara' una mattina toccante, quanto succede e' peggio di quanto si puo' intuire dalle immagini, il contatto con il dolore di chi ha perso un figlio e' lancinante". Lo ha detto a Panorama il premier Silvio Berlusconi, nel giorno dei funerali solenni delle vittime del terremoto abruzzese.

Il Presidente del Consiglio: due mesi per valutare i danni. Troveremo i fondi
"Abbiamo stabilito che per fare una valutazione dei danni ci vorranno almeno due mesi. Dopo si passera' agli abbattimenti e alla ricostruzione. Io ho proposto di dividere la zona in cento progetti da affidare alle cento province. Quello che e' certo e' che ogni cantiere dovra' avere esposto un cartello con la data di inizio e conclusione dei lavori". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico alla trasmissione Mattino Cinque.

"Io garantisco che troveremo tutti i fondi indispensabili. Possiamo contare su un fondo europeo ed il nostro vicepresidente della Commissione Antonio Tajani si e' gia' attivato. Abbiamo dieci settimane per presentare un progetto nei dettagli e contiamo di avere tra i 400 e i 500 milioni di euro in tre anni", ha detto Berlusconi

Preghiera islamica dell'Imam ai funerali. Poco prima che chiudesse la cerimonia funebre per le vittime del sisma ha preso la parola Nour Dachan presidente dell'Ucoii ( Unione Comunità Islamiche in Italia) e Imam della moschea di Ancona. Ha letto un breve discorso e una preghiera islamica per le 11 vittime musulmane del terremoto.



http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=114212