domenica 30 agosto 2009

Da settembre l'ora di religione nelle scuole della Federazione russa

Da settembre l'ora di religione nelle scuole della Federazione russa I dettagli del progetto pilota illustrati dal ministro dell'Educazione. Entro tre anni la religione diventerà disciplina ufficiale nelle scuole pubbliche della Federazione russa.


FONTE L'Osservatore Romano - 22 agosto 2009

Gli studenti delle scuole elementari potranno seguire i corsi di "Formazione spirituale e morale" scegliendo di studiare tra quattro religioni tradizionali: cristianesimo ortodosso, islam, giudaismo o buddismo. Le lezioni si svilupperanno lungo tre linee formative: fondamenti della cultura religiosa, fondamenti di una delle religioni tradizionali, fondamenti di etica pubblica.
L'ingresso della religione nelle scuole della Russia avviene sotto l'egida del Cremlino. Il 24 luglio scorso, in occasione dell'incontro con i leader delle religioni tradizionali presenti nel Paese, è stato il presidente Dmitry Medvedev in persona a dare l'annuncio. Ora Andrei Fursenko, ministro per l'Educazione e la Scienza della Federazione, entra nei dettagli del progetto pilota che da settembre interesserà diciotto regioni e dodicimila scuole, un quinto degli istituti della Federazione. Il costo dell'operazione sarà di "centinaia di milioni di rubli" che graveranno in parte sul bilancio federale.
Il ministro ha tenuto a sottolineare che "questi soldi non verranno sprecati" e serviranno a produrre i nuovi libri di testo e a coprire i costi necessari per gli stipendi dei 44.000 insegnanti. Questi ultimi, per l'anno scolastico 2009-2010, verranno selezionati tra il corpo docente già in servizio e seguiranno una formazione specifica.
Già nell'agosto del 2006 le regioni di Belgorod, Bryansk, Kaluga e Smolensk avevano inserito nei loro programmi lo studio opzionale della storia dell'ortodossia russa. Alle polemiche sollevate dalle minoranze religiose, soprattutto dalla comunità musulmana, aveva risposto proprio Fursenko.
Il ministro dell'Educazione, allora aveva affermato che "i bambini devono conoscere la storia della religione e le culture religiose", aggiungendo che "i libri di testo avrebbero trattato il mondo delle religioni nel suo complesso, con particolare attenzione all'ortodossia russa".
A tre anni di distanza da quel primo esperimento, l'annuncio dell'introduzione della "Formazione spirituale e morale" nelle scuole allarma di nuovo le confessioni minoritarie che vedono nel nuovo progetto un tentativo di affermare l'ortodossia come elemento portante dell'identità nazionale.
Secondo recenti sondaggi il 72,6 per cento dei russi si considera ortodosso, ma solo il 3 per cento di essi va in chiesa ogni settimana. Nonostante questo, il Cremlino sostiene e promuove un nuovo protagonismo del patriarcato di Mosca.
In tal modo Medvedev intende cementare su valori comuni l'identità nazionale e nel contempo cerca un appoggio alle politiche governative per arginare la disgregazione del tessuto sociale e rispondere allo smarrimento dei giovani.
http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=210602

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