Spagna/ Madrid, manifestazione contro riforma legge aborto
di Apcom
"L'onda rossa" scende in piazza: Donna sì, aborto no
Madrid, 29 mar. (Apcom) - Decine di migliaia di persone stanno partecipando a Madrid alla "prima grande" manifestazione anti-aborto per protestare contro la riforma della legislazione spagnola sull'interruzione di gravidanza avviata dal governo socialista di José Luis Zapatero. Gli organizzatori hanno invitato i partecipanti a indossare una maglietta rosso-sangue che appare nel logo di 'Derecho a Vivir', e chiamano la manifestazione "L'onda rossa". In testa al corteo due grandi striscioni: "Non esiste il diritto a uccidere, esiste il diritto alla vita" e ancora "Donna sì, aborto no". Le associazioni 'Hazte Oir' ('Fatti sentire'), Derecho a Vivir ('Diritto a vivere'), Medicos por la Vida e Provida Madrid, con altre decine di gruppi minori, criticano tutto il progetto di legge del governo Zapatero. In particolare puntano il dito su quella parte del testo secondo cui le ragazze maggiori di 16 anni potrebbero abortire senza il consenso dei genitori. Attualmente in Spagna l'aborto è soltanto depenalizzato in alcuni casi tassativamente previsti dall'art. 417 del codice penale: stupro (entro le 12 settimane), "gravi tare fisiche o psichiche" del nascituro (entro le 22 settimane ma serve il parere di uno specialista) e "grave pericolo per la vita o la salute psichica della madre" (senza limiti temporali, ma anche in questo caso serve il parere di un medico). Numerosi casi di aborti compiuti in condizioni sospette sulla base dell'ultimo di questi tre presupposti in cliniche private di Madrid e Barcellona, seguite da indagini della polizia in certi casi ritenute abusive, hanno fatto sorgere forti polemiche nel 2007 e sono fra i motivi che hanno spinto il governo a procedere a una riforma. Sul pericolo per la salute della madre si basano oggi il 97% degli aborti praticati in Spagna, che sono in costante aumento: secondo dati del ministero della Sanità, le interruzioni di gravidanza volontarie nel 2007 sono cresciute del 10%, passando da 101.592 nel 2006 a 112.138. Sempre più spesso, ad abortire sono le più giovani (15.000 aborti fra le minori di 19 anni e 500 fra le minori di 15). La relazione elaborata da una commissione di esperti di nomina governativa sulla cui base sarà preparato il progetto per la nuova legge prevede che le donne che lo vogliano abbiano il diritto di abortire entro la quattordicesima settimana, senza necessità di giustificazioni o condizioni. Fino alla ventiduesima settimana sarebbe possibile abortire in caso di grave malformazione del feto o rischio per la salute della madre, mentre oltre questo limite l'aborto sarebbe limitato a casi estremamente gravi. L'opposizione di centrodestra del Partido popular e la Chiesa cattolica appoggiano la manifestazione, anche se entrambi hanno sostenuto di non avere a che fare direttamente con l'organizzazione. Anche i vescovi spagnoli hanno intrapreso una forte campagna antiabortista, con una pubblicità che sostiene che animali a rischio di entinzione come le linci sarebbero più protetti dei bambini.
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=684183
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