La richiesta arriva all'interno degli auguri del presidente USA per il capodanno iraniano
USA-Iran: Obama auspica apertura dei rapporti
Il presidente americano chiede al governo iraniano di riaprire le relazioni tra i due Paesi dopo 30 anni di chiusura
20.03.2009 18:03:50
Washington - In occasione del Nowruz, il capodanno persiano, che si festeggia oggi a Teheran e dintorni, il presidente degli USA, Barack Obama, in un video di auguri ha anche parlato delle relazioni internazionali tra i due Paesi e si è detto speranzoso che venga sotterrata l''ascia di guerra' che da circa 30 anni vige tra i due stati.
"Oggi voglio fare avere i miei migliori auguri a tutti coloro i quali celebrano il Nowruz in tutto il mondo. Questa festa è insieme un antico rituale e un momento di rinnovamento, ed io spero che voi possiate godere di questo momento particolare dell'anno con i vostri amici e familiari. Per quasi tre decenni le relazioni fra i nostri due paesi sono state tese, ma durante questa festa ci viene ricordato del comune destino che ci tiene legati insieme. Voi celebrerete il vostro Nuovo Anno nello stesso modo in cui noi americani ricordiamo le nostre feste, radunandosi in famiglia e con gli amici, scambiandosi doni e racconti, guardando al futuro con un rinnovato senso di speranza"queste le parole centrali del discorso del presidente americano che conclude il suo intervento con un "Eid-eh Shoma Mobarak", l' augurio persiano.
Il governo iraniano però non ha risposto agli auguri ed alle richieste da parte di Obama e sia l'ayatollah Khomeini sia il Presidente della Repubblica Islamica Iraniana, Mahmud Ahmadinejad, hanno voluto soprattutto rimarcare che il Paese non intende fermare lo sviluppo e la ricerca del nucleare, cosa che sta preoccupando molto il mondo intero.
Il Presidente del Parlamento iraniano, Alì Larijani, ha ammesso, invece, che le scelte di Obama sono sino ad ora deludenti, ma lascia comunque più spazio per una giusta valutazione.
Giacomo Goldkorn, direttore della rivista di Geopolitica e Rapporti Internazionali Eventi, ha dichiarato sulla questione che "L'Iran risponde sebbene non in maniera diretta ed ufficiale, ma risponde comunque accettando di stare al ruolo di corrispondente per le trattative su Iraq ed Afghanistan. Gli iraniani si sono dimostrati più responsabili, quindi Obama apre loro le relazion internazionali e chiede allo stato persiano di continuare per questa strada. Ciò, a livello di politica internazionale da parte dell'Iran, vorrebbe dire chiudere i rapporti con Hamas ed Hezbolla ed aprirsi nei confronti delle questioni occidentali. L'assunzione di responsabilità da parte dell'Iran non passa e non può passare verso la chiusura del progetto nucleare poiché qui il Paese mediorientale ha investito moltissimi soldi in questa questione e gli Stati Uniti lo sanno, quindi si tratta per altre vie che presumibilmente saranno rivolte soprattutto alla stabilizzazione della zona. L'amministrazione Obama doveva dare un segnale di rottura con quella Bush e questo l'hanno già fatto. Ora spetta all'Iran fare il secondo passo".
Reazioni disparanti arrivano dal mondo politico internazionale con l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE, Javier Solana, che ha affermato ''Ritengo che sia un messaggio molto costruttivo. Spero che possa aprirsi un nuovo capitolo nelle relazioni con Teheran''.
Anche dal mondo russo arrivano le prime reazioni con Nikolai Bordiuzha, segretario generale del CSTO, il trattato per la sicurezza collettiva di tanti Paesi dell'ex Urss praticamente la NATO dell'ex blocco comunista, che si augura che "quello che dichiara oggi l'amministrazione Usa sarà effettivamente realizzato. Negli ultimi tempi con l'amministrazione Bush abbiamo visto i nostri rapporti toccare il fondo. Il nostro augurio è che le relazioni tra noi e gli USA saranno più pragmatiche, realistiche e segnate dal rispetto reciproco. Sull'Afghanistan i nostri interessi coincidono, mentre non capisco come la Georgia possa sentire tutelata la propria sicurezza cooperando con i Paesi europei".
Sembra quindi che ci si avvii verso un disgelo diplomatico tra gli USA e l'Iran, almeno per quanto riguarda la questione di Iraq ed Afghanistan.
Il governo di Teheran non può che essere un alleato importante per l'America in quelle zone grazie all'influenza della repubblica islamica.
http://www.newsitaliapress.it/pages/dettaglio.php?id_lnk=6_150431
Giorgio Riccardi | News ITALIA PRESS
2009-03-20 19:03
Teheran, bene Obama ma servono passi concreti
TEHERAN - I vertici iraniani hanno deciso di ignorare il messaggio video indirizzato dal presidente statunitense Barack Obama a Teheran, lasciando agli alti funzionari i giudizi positivi sul discorso, ed il compito di mantenere aperte le porte del dialogo, che passa per il "riconoscimento e la riparazione degli errori" commessi in passato dagli Usa e la fine delle sanzioni economiche.
Nel discorso trasmesso dalla tv di Stato in occasione del Nowruz, il Capodanno persiano che segna anche l'inizio della primavera, la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, senza fare alcun riferimento ad Obama ha ribadito che le potenze mondiali sanno di non poter più arrestare i progressi nucleari dell'Iran. Una linea seguita anche dal presidente Mahmud Ahmadinejad, che nel suo messaggio per l'anno nuovo ha parimenti ignorato il discorso del presidente americano, preferendo piuttosto celebrare il "fallimento delle potenze materialiste mondiali" a seguito della crisi economica mondiale. Riferimenti diretti al discorso di Obama sono stati affidati ad un consigliere presidenziale ed un ministro: "Accogliamo con favore la volontà del presidente americano di mettere da parte le differenze del passato - ha detto il consigliere per i media di Ahmadinejad, Ali Akbar Javanfekr - ma non si deve chiedere all'Iran di dimenticare unilateralmente l'atteggiamento aggressivo degli Stati Uniti del passato".
"Gli Stati Uniti devono riconoscere i propri errori passati e ripararli per poter mettere fine alle differenze tra i due Paesi", ha aggiunto il consigliere per i media del presidente Ahmadinejad, riferendosi in particolare alle sanzioni di Washington, "sbagliate, vanno riviste". Obama ha deciso la scorsa settimana di estendere per un altro anno le sanzioni contro l'Iran, sia per il programma nucleare portato avanti da Teheran sia in generale per l'operato del governo iraniano. Da Istanbul, a margine del quinto forum mondiale sull'acqua, il ministro iraniano dell'Energia, Parviz Fattah, ha poi precisato che il messaggio di Obama "é una cosa positiva, ma più che delle parole, abbiamo bisogno di fatti". A chi gli chiedeva se il discorso del presidente Usa potesse avere un impatto sul programma nucleare, il ministro ha risposto che l'Iran ha sviluppato un programma nucleare a scopo pacifico: "Siamo vicini al raggiungimento dei nostri obiettivi", ha sottolineato, annunciando che la centrale atomica di Bushehr verrà attivata entro la fine del 2009. "Esattamente tra 20 giorni celebreremo i progressi che abbiamo compiuto per la produzione pacifica di energia nucleare", ha aggiunto Fattah senza precisare ulteriori dettagli.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_908402788.html
Nessun commento:
Posta un commento