ASSOCIAZIONE GENITORI CATTOLICI
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Lettera aperta
Il permissivismo e le inutili critiche dei politici
Il dilagare degli episodi di cronaca che riportano efferati atti di violenza, in particolare contro le donne, e il permissivismo imperante nella magistratura in forza del quale gli autori di tali nefandezze godono del pronto regime di libertà o quasi, hanno scatenato proteste anche da parte di alcuni politici.
Nulla da eccepire sulle legittime proteste di stigmatizzazione della tolleranza a favore dei Cainiti e a danno degli Abeliani, anche se espresse da forze politiche, ci mancherebbe! La Sacra Scrittura, che pochi leggono e molti disattendono (cristiani compresi), è assai chiara riguardo ai danni del permissivismo (che tutti possiamo constatare), come dimostra la documentazione riportata nel nostro link http://www.genitoricattolici.org/permissivismo.htm . Ciò che invece sconcerta sono le grida dei politici che si limitano alla semplice stigmatizzazione che lascia il tempo che trova.
Ora, è chiaro per tutti che diversi giudici ragionano in maniera assai distante dalle attese dei cittadini a cui appartiene la sovranità (sulla carta!!) – art. 1 Cost.. E’ altrettanto “pacifico” che nonostante le proteste che da più parte si levano contro certe sentenze, i giudici in questione continuano imperterriti nelle loro ordinanze e decisioni in forza delle quali molti delinquenti sono a piede libero, continuano a delinquere e, quando finalmente finiscono in galera (trasformata in molti casi in una specie di collegio che consente la libera uscita), restano in attesa di qualche indultino o di qualche amnistia.
Ciò premesso converrebbe che i politici si decidessero principalmente a:
correggere le leggi assai permissive in forza delle quali il Bel Paese è diventato il Bengodi della delinquenza internazionale e la legge è diventata una libera opinione;
arginare, con leggi correttive, l’ampia discrezionalità di certi giudici che a volte sconfina nella libera interpretazione;
inasprire da un lato le pene per certi reati (ad esempio lo stupro, la pedofilia, la “caccia” al pedone da parte di certi automobilisti, lo spaccio di droga, il bullismo ecc.) e dall’altro lato eliminare per certi reati la possibilità di patteggiamento;
reintrodurre l’arresto obbligatorio in caso di fragranza di determinati reati (furto, rapine, stupri, aggressione ad anziani ecc.) in modo da togliere discrezionalità ai giudici;
eliminare la tolleranza per i minori sull’esempio di altri Paesi considerati più civili di noi. Del resto, se ad esempio sono “maturi” (sic!) per fare sesso (con tutte le implicazioni che questo può comportare) devono esserlo anche per rispondere dei gravi atti di cui si macchiano;
aumentare i casi in cui procedere per direttissima;
ridurre il divario di pena previsto per molti reati (ad es. da 2 a 6 anni) in forza del quale un giudice appioppa 6 anni ed un altro due per lo stesso reato commesso con le medesime modalità;
introdurre dei validi criteri di selezione dei giudici in grado di assicurare la serenità e l’equilibrio di giudizio;
rivedere il concetto di pericolosità sociale in base al quale alcuni giudici mandano in galera ed altri liberano ecc.
Senza soluzioni legislative concrete le “lacrime” dei politici rimangono lacrime di coccodrillo!
Il Presidente
Dr. Arrigo Muscio
www.muscio.it
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