Eluana, resta ipotesi del decreto
Governo non esclude blocco sentenza
L'ipotesi di un decreto d'urgenza per bloccare l'attuazione della sentenza della Corte d'Appello di Milano che autorizza la sospensione della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro non sarebbe esclusa. E' quanto si apprende da fonti della maggioranza. Nel tardo pomeriggio ci sarebbe stato un incontro politico per fare il punto della situazione. La clinica La Quiete di Udine ha confermato la volontà di procedere con l'attuazione del protocollo.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo440608.shtml
Berlusconi: "Lavoriamo per intervenire"
Bagnasco: "Italia verso l'eutanasia"
Il governo potrebbe anticipare il provvedimento sul testamento biologico per decreto. Botta e risposta tra la clinica 'La Quiete' e l'assessore alla Salute del Friuli. Il sottosegretario Roccella: “Inapplicabile la sentenza della Corte d’appello di Milano". L'affondo del ministro Sacconi: "Valutiamo l'idoneità della clinica"
Udine, 4 febbraio 2009 - "Stiamo lavorando per intervenire, stiamo lavorando in questa direzione". Così Silvio Berlusconi ai cronisti sulla vicenda di Eluana Englaro. Il premier ha anche confermato che si potrebbe anticipare il provvedimento sul testamento biologico per decreto.
IL BOTTA E RISPOSTA
Eluana Englaro non può essere affidata e ‘presa in carico’ dall’Associazione ‘Per Eluana’ (composta dall’anestesista Amato De Monte, altri medici e una decina di infermieri specializzati), costituita la settimana scorsa per gestire l’attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna. E’ questa la posizione espressa dall’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Wladimir Kosic. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, al termine di un incontro svoltosi a Roma con Kosic. Pronta la replica della casa di risposo ‘La Quiete’ di Udine, che ha comunicato alla Regione Friuli Venezia Giulia ‘’di voler attuare la sentenza della Corte d’Appello di Milano’’.
Partira’ da domani o venerdi’ la progressiva riduzione dei nutrienti. Lo ha detto il neurologo che segue Eluana Englaro, Carlo Alberto Defanti. ‘’Il protocollo - ha detto Defanti - è partito nel momento del ricovero e prevede che la quantità di nutrienti venga ridotta dopo tre giorni’’.
L'ALTOLA' DAL MINISTERO
Nella casa di cura “La Quiete” di Udine, dovrebbe concludersi l’odissea di Eluana Englaro che dura ormai da diciassette anni. Nella struttura sanitaria si dovrebbe dare corso alla sentenza che autorizza il padre della donna in stato vegetativo permanente a interrompere l’alimentazione e l’idratazione forzata che la tengono in vita.
Dal ministero del Welfare però arriva un nuovo altolà, espresso dal sottosegretario Eugenia Roccella che ha ribadito di ritenere inapplicabile la sentenza della Corte d’Appello di Milano all’interno del Servizio sanitario nazionale e ha parlato di “un protocollo di morte”. Lo stesso ministro Maurizio Sacconi ha definito la sospensione dell’alimentazione di Eluana come un passo verso l’eutanasia.
Nel frattempo Beppino Englaro dice che non parlerà più fino alla conclusione della vicenda e l’avvocato della famiglia chiede, una volta di più, riservatezza sulla vicenda. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha auspicato ‘una discussione pacata in Parlamento sul testamento biologico, che non ha nulla a che vedere con l’eutanasia’. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini richiama al ‘dovere di rispetto’ per la famiglia di Eluana Englaro, sottolineando come personalmente egli non abbia ‘certezze ma solo dubbi’ sulla fine della vita.
BAGNASCO
La vicenda di Eluana Englaro rappresenta una “grave deriva eutanasica” che “se arriverà a conclusione, speriamo di no, sarà davvero una grave ferita nella nostra cultura segnata da sempre dalla promozione e dalla custodia della vita, in tutte le sue forme, ma specialmente nelle forme più fragili”: lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, in una intervista a Sat2000. ”E’ un momento molto grave e triste della storia del nostro paese - dice Bagnasco - perchè vede uno scivolamento, speriamo non irreversibile, in questa vicenda di Eluana e di coloro che le sono attorno. Siamo molto preoccupati perchè una deriva eutanasica di questo tipo, se arriverà a conclusione, speriamo di no, sarà davvero una grave ferita nella nostra cultura segnata da sempre, dalla promozione e dalla custodia della vita, in tute le sue forme, ma specialmente nelle forme più fragili, come ha ricordato il Papa, perchè il grado di cultura di una civiltà, di un popolo è segnato anche - forse in primo luogo - dalla capacità di accogliere nel modo più bello la vita quando è più fragile quindi al momento del concepimento e quando va verso il suo naturale tramonto”, conclude.
SACCONI NON SI RASSEGNA
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, non si arrende e fa sapere che il caso Englaro non è chiuso: il governo sta valutando l’idononeità della clinica ‘La Quietè di Udine e le modalità del ricovero della giovane in stato vegetativo per il suo ‘ultimo viaggiò.
"Abbiamo chiesto alla Regione Friuli informazioni circa il grado di abilitazione di questa casa di riposo", ha dichiarato in un’intervista al Gr1 Rai, «perchè lo stesso ricovero sembra sia stato realizzato con un fine di accudimento». E ha aggiunto: «Mio dovere è quello di non girarmi dall’altra parte di fronte a un tema così grande e, nel dubbio, insisto nel prendere la posizione che ho già preso, anche a nome del Governo".
CAMPANE A MORTO
Intanto a San Marino-Montefeltro, il vescovo monsignor Luigi Negri dichiara: "Di fronte a questa vicenda così terribile e così sostanzialmente diabolica, a partire da oggi e per i prossimi tre giorni, le Chiese della Diocesi, al calare del Vespero, suonino a morto per un congruo periodo di tempo". In un messaggio chiede "a tutte le comunità religiose e a tutte le famiglie di recitare una corona del rosario nella giornata come richiesta umile alla Madonna che, colei la cui vita è stata rifiutata sulla terra, venga accolta e custodita per sempre dalla materna misericordia di Maria"
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/04/149062-berlusconi_lavoriamo_intervenire.shtml
si triste..
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