Sanremo, Bonolis:un milione di euro
E si scatena la polemica,anche politica
Il compenso di Bonolis per condurre Sanremo? “Stride” con il momento di crisi economica che si trovano ad affrontare le famiglie italiane. Dopo l’intervista al Gt Ragazzi, il telegiornale per i più giovani di Raitre, durante la quale il conduttore aveva ammesso di guadagnare un milione di euro per presentare il prossimo Festival, si scatenano le polemiche e si annunciano interrogazioni bipartisan.
“Mica poco” aveva commentato la ragazza, Giulia, che aveva posto a Bonolis la domanda sul suo compenso. La pensano così anche i senatori Riccardo Villari, Giovanni Pistorio e Marco Perduca, che annunciano un’interrogazione al ministro dell’Economia e propongono di stabilire un tetto ai compensi degli artisti Rai. “Non dimentichiamoci – dicono – che si tratta dei soldi del canone che i cittadini pagano alla Rai”. Il senatore dell’Idv, Elio Lannutti, ha già presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, sollecitando la pubblicazione dei nomi e degli importi percepiti da consulenti e professionisti sull’apposito sito web, sul quale al momento appare la scritta “Lavori in corso”.
“Scandalizzati” dal maxi compenso del conduttore anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, e il componente della Commissione di Vigilanza Rai, Luciano Sardelli. Solo il senatore del Pd Vincenzo Vita è realista: “Attenti al moralismo farisaico – avverte – se si accetta di fare una kermesse che è pura cerimonia mediatica, bisogna accettarne le logiche”.
"Questo paese deve tornare ad essere più sobrio" ha detto il leader del Pd Walter Veltroni rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un parere sul cachet di Paolo Bonolis per condurre Sanremo. "Stiamo parlando di un paese in cui si danno 300mila euro ad uno del Grande fratello mentre gli operai che ho visto stamattina (dipendenti dell'Euroallumina di Porto Vesme), forse avranno una cassa integrazione da 880 euro, se le cose vanno bene. Stiamo parlando - prosegue Veltroni - di tanti ricercatori che si ammazzano studiando e che prendono poco più di mille euro al mese. E' un Paese che deve smetterla di pensare a interminabili show business e deve tornare ad avere lavoro e produzione, deve sostenere i giovani precari e gli imprenditori coraggiosi". "Un paese -ha concluso Veltroni - un po' diverso da questo disgustoso 'trumanshow' berlusconiano, nel quale stiamo da 15 anni e che sta producendo i danni che vediamo".
http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo441444.shtml
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