
Eluana: niente sequestro della stanza, no del Colle al decreto
Roma, 6 feb (Velino) - Tramonta la strada di un provvedimento d’urgenza del governo per Eluana. Il Quirinale ha rafforzato l'orientamento negativo sull'ipotesi di un decreto legge. Dopo i contatti informali di questa mattina, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avrebbe spiegato le motivazioni in una missiva inviata al governo peropnto a valutare l'ipotesi di un intervento durante il Cdm incorso a Palazzo Chigi. Il Colle non ritiene dunque attuabile la strada del decreto legge per evitare che vengano sospese alimentazione e idratazione alla donna in coma da 17 anni e che la famiglia vorrebbe terminasse la propria esistenza terrena. Proprio oggi, nella clinica la Quiete di Udine, è fissato l’inizio della fase due del protocollo che dovrà accompagnare Eluana alla morte, con la progressiva riduzione della somministrazione dell’alimentazione e dell’idratazione. Nessuna conferma ufficiale arriva sull’avvio o meno di questa procedura, anche se gli avvocati Franca Alessio curatrice di Eluana, e Giuseppe Campeis legale della famiglia Englaro, hanno riferito che il protocollo sta andando avanti.
Sembra essersi chiusa anche la strada di un intervento della magistratura. “Le indagini della Procura di Udine sul caso Eluana Englaro riguardano unicamente il contenuto degli esposti e delle denunce pervenute a questo ufficio. In particolare si fa presente che le indagini non riguardano, per elementare obiettività, i contenuti di quanto già pronunciato dalla Corte d'Appello di Milano e dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione”. Così il procuratore della Repubblica Antonio Biancardi, in una nota, ha commentato alcune notizie sulle indagini svolte a seguito dell’apertura di un fascicolo sul caso Englaro, escludendo anche la possibilità di un sequestro preventivo della stanza dove la donna è ricoverata. Confermate così le dichiarazioni del procuratore generale di Trieste, Beniamino Deidda, che in precedenza aveva fatto sapere che la Procura di Udine non sta svolgendo alcuna indagine o accertamento di qualunque natura sui contenuti della sentenza della Cassazione sulla vicenda precisando "che al vaglio della Procura di Udine non vi è alcuna ipotesi di sequestro preventivo della stanza. La magistratura del Distretto - aveva aggiunto Deidda - è invece impegnata nel pieno rispetto delle norme costituzionali a garantire l'esecuzione delle sentenze passate in giudicato". La procura friulana ha aperto un fascicolo dopo aver ricevuto numerosi esposti ma non attuerà alcuna iniziativa per eludere o ritardare l’attuazione delle sentenze che di fatto autorizzano la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per Eluana, come richiesto dalla famiglia.
(red/riv) 6 feb 2009 13:21
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