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n. 33 del 2009-02-07 pagina 0
Eluana, Berlusconi: "Basta crudeltà
Da padre non staccherei mai la spina"
di Redazione
Nuovo appello del premier ai medici della Clinica in cui è in cura Eluana: "Mi lascia stupito che professionisti, votati a salvare la vita, possano impegnarsi in una azione che porta alla morte". Dopo lo scontro tra Quirinale e Palazzo Chigi, Berlusconi amareggiato: "Mi aspettavo un passo indietro". Veltroni all'attacco: "Così mette in crisi le istituzioni". Schifani anticipa la convocazione del Senato a lunedì sera
Cagliari - "Non capisco come non si possa sospendere la procedura per Eluana: francamente mi lascia stupito che dei professionisti, dei medici che sono votati a salvare la vita umana, possano invece impegnarsi in una azione che porta sicuramente alla morte, anche attraverso delle crudeltà come quella di privare ad un organismo umano l’alimentazione e la nutrizione". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a esprimere il proprio rammarico per la situazione cui è sottoposta Eluana Englaro, il cui organismo, da questa mattina, non è nutrito.
Due culture a confronto Secondo il premier Berlusconi, sul caso di Eluana Englaro "ci sono due culture che si confrontano: da un lato la cultura della libertà e della vita e dall’altro quella dello statalismo e, in questo caso, della morte; noi siamo per la vita e per la libertà". L’avvio del protocollo che da questa mattina vede la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana Englaro basta e avanza, al presidente del Consiglio, per rivendicare i requisiti "di necessità e di urgenza" del decreto che il Quirinale ieri ha dichiarato inammissibile con la lettera di Napolitano. Berlusconi ha fatto osservare che con il provvedimento "il governo ha voluto intervenire per salvare una vita e che senza questo intervento la cittadina Eluana sarebbe stata l’unica cittadina a morire". Ricordando che sul tema, comunque, "presto ci sarà una legge", il premier è intervenuto anche sulle polemiche politiche che vedono contrapporsi "due culture: "Si è aspettato 17 anni e non capisco perchè non si possa aspettare qualche giorno in più: davvero non capisco perchè tutta questa fretta".
I rapporti con il Colle Ancora freddi i rapporti con il quirinale dopo lo "sgambetto" del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri aveva fatto sapere che non avrebbe firmato il decreto del governo. "Immaginavo francamente si potesse superare da parte del Colle una posizione legata a fatti giuridici, anche non condivisibili, e che noi non condividiamo - ha commentato Berlusconi - e ciò anche in considerazione del fatto che il decreto del governo è stato fatto per salvare una vita umana". "La cittadina Eluana - ha proseguito Berlusconi - sarebbe stata l’unica cittadini italiana a morire perché presto ci sarà una legge che non consentirà più l’interruzione dell’alimentazione dell’idratazione per le persone in stato vegetativo". La lettera del Quirinale arrivata ieri in cdm, ha spiegato Berlusconi, "era piena di contenuti con riferimenti a tratti e leggi che a nostro avviso trascurava la verità su questo caso che è quella di una vita umana a rischio e che conteneva anche una implicazione grave di una eutanasia introdotta nel nostro". ordinamento senza una disposizione di legge".
L'appello a Beppino Englaro "Mi sono messo nei panni di un padre e se uno dei miei figli fosse lì, vivo, e, mi dicono, con un bell’aspetto e delle funzioni, come il ciclo mestruale, attive, non me la sentirei proprio di staccare la spina". "Se avessi un figlio - ha proseguito Berlusconi - con la capacità di potersi svegliare e passare dal sonno ad un’altra fase e con un cervello che trasmette ancora segnali elettrici, non me la sentirei proprio di staccare la spina". "Con tutti i risultati che sta avendo la scienza poi - ha concluso il premier - non me la sentirei proprio: e se venisse fuori un metodo per poterlo risvegliare?".
Schifani al lavoro per sveltire l'iter Corsa contro il tempo al Senato dopo la trasmissione del ddl sul caso di Eluana Englaro approvato dal Consiglio dei Ministri nella tarda serata di ieri. Il punto fermo iniziale dell’iter resta al momento la Conferenza dei Capigruppo convocata per lunedì alle 12. Non solo. Il numero uno di Palazzo Madama ha convocato per le ore 19.00 di lunedì 9 l’Assemblea di Palazzo Madama, anticipando la seduta già prevista per martedì 10.
Veltroni va all'attacco Nello scontro voluto da Berlusconi con il presidente Napolitano si nasconde, per il leader Pd Veltroni, un "tentativo" di esasperare i rapporti, arrivando ad utilizzare strumentalmente questa vicenda "per la messa in crisi di un sistema istituzionale". "Nei comportamenti e nelle parole, che ancora oggi ha detto che nella lettera del Colle c’era un’apertura all’eutanasia, c’è un tentativo di esasperazione - ha detto Veltroni a Bologna - che credo prescinda dal merito della drammatica vicenda e corrisponde ad un disegno politico, corrisponde ad un’idea delle istituzioni che noi avvertiamo", un’idea in cui la vicenda Englaro "viene utilizzata strumentalmente per la messa in crisi di un sistema istituzionale e come tale la denunciamo". "Sono giorni molto bui per il nostro Paese e le nostre istituzioni. È una situazione inedita, chiunque ha governato nel nostro Paese ha sempre avuto un rapporto di grande rispetto con la presidenza della Repubblica".
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